È di poche ore fa la notizia di un nuovo caso di positività al Coronavirus a Scafati, in provincia di Salerno. A rendere nota la cosa è stato il sindaco Cristoforo Salvati, che ne ha dato comunicazione ai suoi concittadini tramite un post su Facebook. Secondo quanto si legge, il nuovo caso si trova attualmente in isolamento domiciliare. Il primo cittadino ha quindi porto i suoi ringraziamenti ad Alessandro Arpaia che, da medico e da assessore alla sanità del Comune, è in costante contatto con l’Asl per tenere la situazione sotto controllo. “Non bisogna abbassare la guardia continuando ad indossare la mascherina nei luoghi chiusi e a rispettare il distanziamento sociale”, ha concluso Salvati nella sua nota.
Proprio vicino Scafati, a Sant’Antonio Abate, è stata istituita una mini zona rossa fino al 25 agosto in seguito ai numerosi casi di positività al Coronavirus riscontrati nel Comune del Napoletano, riguardanti principalmente i membri della famiglia Polese, che gestiscono La Sonrisa. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca, infatti, ha istituito un cordone sanitario attorno a via Croce di Gragnano ed ha obbliga i cittadini aventi qui residenza, domicilio o dimora all’isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle proprie abitazioni fino al prossimo 14 agosto. Le due strutture interessate dal provvedimento di chiusura sono l’Hotel Villa Pelmentiello e il celebre La Sonrisa: per loro il testo dispone, prima della riapertura prevista tra due settimane, che tutti i locali dovranno essere sottoposti a disinfezione e sanificazione. Nell’ordinanza regionale numero 67 si legge inoltre che il Comune di Sant’Antonio Abate, d’intesa con l’Unità di crisi regionale e con il supporto della protezione civile e del volontariato, assicuri ogni forma di assistenza ai cittadini colpiti dalle misure, anche attraverso la somministrazione di derrate alimentari e generi di prima necessità. L’obbligo di isolamento domiciliare è esteso a tutti i soggetti, residenti nella regione Campania, che abbiano partecipato, negli ultimi 14 giorni, a feste ed eventi presso le strutture ricettive chiuse, che dovrà durare fino al compimento dei 14 giorni dalla data dell’evento incriminato.
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