Una nuova mini zona rossa a Sant’Antonio Abate e due strutture ricettive site sul territorio cittadino chiuse fino al 25 agosto. È il contenuto dell’ordinanza regionale numero 67, firmata in queste ore dal presidente Vincenzo De Luca, che istituisce un cordone sanitario attorno a via Croce di Gragnano e obbliga i cittadini aventi qui residenza, domicilio o dimora all’isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle proprie abitazioni fino al prossimo 14 agosto. Le due strutture interessate dal provvedimento di chiusura sono l’Hotel Villa Pelmentiello e il celebre La Sonrisa: per loro il testo dispone, prima della riapertura prevista tra due settimane, che tutti i locali dovranno essere sottoposti a disinfezione e sanificazione. Tali misure nascono dai numerosi casi di positività al Coronavirus riscontrati nel Comune del Napoletano, riguardanti principalmente i membri della famiglia Polese, che gestisce La Sonrisa.
A gettare luce sulla vicenda e dare rassicurazioni in merito è stata la sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale, che in un post su Facebook ha esposto la situazione che ha portato la Regione a prendere decisioni così drastiche: “I casi positivi sono attualmente 20, di cui i nuovi 18 sono tutti appartenenti alla famiglia Polese. Nessun dipendente della struttura è stato contagiato, per cui si sono dimezzate se non azzerate le possibilità che si sia potuto registrare un focolaio all’interno della struttura, fra i commensali delle cerimonie che si son tenute presso la stessa nelle ultime settimane. I familiari sono in isolamento domiciliare e non stanno avendo assolutamente più alcun contatto con l’esterno. In via precauzionale, devo però assicurarmi che non si determinino situazioni equivoche che possano vanificare tutte le azioni intraprese durante le settimane di lockdown che ci hanno visto concedere la riapertura delle attività e la libertà di circolazione soltanto poche settimane fa. Voglio assolutamente garantirmi che l’intero paese non possa subire nuovamente le ripercussioni dei passi falsi di un determinato gruppo di individui, per cui le dovute decisioni sono state prese con serio e responsabile criterio. Di conseguenza, con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, abbiamo deciso di prendere in mano la situazione di stretto pugno e chiudere l’attività con annesso l’intero perimetro circoscritto a quest’ultima, compreso delle abitazioni in cui risiedono i contagiati. Di riflesso, poiché compresi nel perimetro delimitato, tutte le persone residenti nel tratto di via croce Gragnano saranno sottoposti all’obbligo di isolamento domiciliare per il periodo descritto all’interno dell’ordinanza regionale”.
Il testo dispone, inoltre, che il Comune di Sant’Antonio Abate, d’intesa con l’Unità di crisi regionale e con il supporto della protezione civile e del volontariato, assicuri ogni forma di assistenza ai cittadini colpiti dalle misure, anche attraverso la somministrazione di derrate alimentari e generi di prima necessità. L’obbligo di isolamento domiciliare è esteso a tutti i soggetti, residenti nella regione Campania, che abbiano partecipato, negli ultimi 14 giorni, a feste ed eventi presso le strutture ricettive chiuse, che dovrà durare fino al compimento dei 14 giorni dalla data dell’evento incriminato. Altra disposizione contenuta nell’ordinanza riguarda i cittadini residenti in Campania che fanno rientro da vacanze all’estero con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie nel territorio nazionale: per loro è da oggi in vigore l’obbligo di segnalarsi all’Asl competente per essere sottoposti a test sierologici e tamponi.
“È indispensabile avere il massimo rigore e assumere decisioni immediate per spegnere da subito ogni focolaio di contagio – ha scritto il presidente De Luca commentando l’ordinanza con cui ha disposto la chiusura delle strutture e il mini cordone sanitario -. Occorre chiamare a rispondere anche sul piano penale quegli operatori che subordinano la vita delle persone ai propri affari, ignorando le regole di sicurezza. Registriamo intanto due fenomeni gravi: l’abbassamento forte dell’età dei contagiati; e il dilagare di contagi importati da altri Paesi, anche da parte di nostri connazionali. Rivolgo al Governo una richiesta precisa: si organizzi ad horas un piano specifico di controlli capillari che mobiliti in maniera massiccia e quotidiana tutte le forze dell’ordine, per garantire il rispetto delle norme anti Covid. È impensabile che si possa gestire con efficacia questa fase transitoria senza questi interventi. L’assenza di un tale piano, unito a comportamenti irresponsabili di singoli cittadini e operatori, è destinato a produrre una nuova esplosione del contagio. Ho detto ripetutamente e ripeto: in queste condizioni c’è il rischio di non arrivare neanche a settembre, con il nuovo anno scolastico alle porte”.
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?