La guardia di finanza di Caserta ha posto sotto sequestro un autoarticolato con a bordo oltre ventidue tonnellate di gasolio per autotrazione di contrabbando, proveniente dall’Austria. Nello specifico, le pattuglie del comando provinciale di Caserta, durante una perlustrazione lungo l’asse autostradale A1, nelle vicinanze della stazione di servizio Teano Ovest, hanno ispezionato un autoarticolato avente una targa della Repubblica Ceca. A una richiesta di documenti, l’autista del mezzo pesante ha esibito ai finanzieri la documentazione fiscale di accompagnamento del prodotto, dalla quale il carico risultava essere olio lubrificante di provenienza austriaca acquistato da un’impresa con sede in Bulgaria e diretto verso un’altra impresa, situata a Malta. Le fiamme gialle, però, hanno riscontrato numerose incongruenze, come la destinazione del prodotto non compatibile col tragitto effettuato, le dichiarazioni discordanti dell’autista e l’esame speditivo del prodotto nelle cisterne, con colore e odore che rimandavano in realtà al gasolio.
Per questo motivo, la guardia di finanza ha proseguito con ulteriori accertamenti sul prodotto attraverso un termodensimetro, uno strumento capace di fornire immediatamente i dati sulla densità del liquido: dall’esito dell’esame è stato possibile confermare la natura del prodotto, che non era, quindi, olio lubrificante come risultava dai documenti, bensì gasolio per autotrazione. Dalle indagini condotte, è emerso che il liquido era stato introdotto sul territorio dello Stato in totale evasione di imposta. Così, i finanzieri hanno provveduto alla denuncia a piede libero alla competente Autorità giudiziaria del conducente, di nazionalità polacca, poiché responsabile di sottrazione al pagamento dell’accisa del prodotto trasportato. Sequestrati, per un valore di oltre 300mila euro, infine, l’autoarticolato e oltre ventidue tonnellate di gasolio per autotrazione, in fusti di polietilene da mille litri ciascuno. Tale operazione ha permesso la rimozione del carburante illecito dal mercato, dove sarebbe potuto essere commercializzato in evasione d’imposta, causando così un grosso danno per l’erario e per gli operatori di questo specifico settore commerciale.