Voleva eludere i controlli, lasciando incustodite le valigie piene di medicinali e farmaci non a norma: è successo nell’aeroporto di Capodichino, dove i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, insieme ai militari della guardia di finanza, hanno sequestrato ben 1.033 confezioni di medicinali e farmaci privi di certificazione e documentazione necessarie per la normativa comunitaria e nazionale. I prodotti sono stati rinvenuti durante un’operazione di sdoganamento e controllo dei bagagli individuali.
Il responsabile, un viaggiatore giunto in Italia dal Ghana, via Parigi, aveva deciso di scappare dai possibili controlli lasciando i bagagli sui nastri trasportatori, per poi dichiararli subito dopo come smarriti. Nonostante l’ingegnoso metodo, l’uomo non è riuscito a eludere i controlli, mentre le valigie giacevano nell’ufficio Lost&found dell’aerostazione. Il passeggero ghanese, residente nella provincia di Caserta, è stato denunciato per la violazione dell’articolo che concerne l’importazione e commercializzazione di medicinali, rischiando una multa fino a un massimo di 100mila euro e l’arresto fino a un anno. Tra i medicinali rinvenuti e posti sotto sequestro, pillole, compresse e spray di vario genere. Questi, se immessi nel mercato, avrebbero portato a un grosso guadagno per il rivenditore, a scapito, però, della salute dei potenziali acquirenti.

Rimanendo nell’ambito sanitario, la guardia di finanza di Napoli, diversi giorni fa, nel corso di tre interventi, aveva sequestrato, nelle zone comprese tra Gragnano, Pompei, Santa Maria la Carità e Casalnuovo, ben ventinovemila mascherine protettive, con istruzioni solo in lingua inglese o cinese e sprovviste di autorizzazione ministeriale. In più, erano state poste sotto sequestro anche 22 tute pseudo-protettive. Nello specifico, durante la prima operazione, le fiamme gialle della compagnia di Castellammare di Stabia, avevano perquisito un’attività di commercio all’ingrosso di articoli medicali di Gragnano. Qui, erano state rinvenute cento mascherine della tipologia “Ffp2”, senza istruzioni in lingua italiana e prive dei requisiti previsti per quel livello di sicurezza.
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