Gli agenti della polizia di Stato di Caserta, a conclusione di un’articolata attività d’indagine sul dilagare del fenomeno della microcriminalità nell’hinterland del capoluogo, sono riusciti a finalmente a sgominare una ferocissima e pericolosissima baby gang la quale incuteva con metodi a dir poco criminali paura e terrore tra i giovani di Capodrise, i quali erano arrivati al punto da non uscire più di casa la sera per il timore di venire malmenati e pestati senza alcun motivo dai loro stessi coetanei. La conclusione delle indagini ha portato al deferimento in stato di libertà di quattordici ragazzini, tutti giovanissimi di età compresa tra i tredici e i diciassette anni, i quali sono stati denunciati, in concorso tra loro, di minacce e di lesioni aggravate perpetrate ai danni di altri ragazzini sempre della zona.
Il primo raid della gang composta dai giovani delinquenti si sarebbe consumato durante la sera del 20 febbraio scorso, all’esterno di una nota pizzeria situata in via Dante a Capodrise. Il “branco”, quella sera, avrebbe puntato un ragazzino di quattordici anni, prima rubandogli il giubbotto, poi costringendolo a uscire fuori dalla pizzeria. Una volta averlo fatto uscire allo scoperto, la gang avrebbe prima minacciato di morte il ragazzino, poi la povera vittima è stata accerchiata dai coetanei ricevendo insulti di ogni tipo. Dagli insulti si è poi passati alle mani con il quattordicenne che è stato preso a pugni e a calci, e dopo essere stato scaraventato a terra, è stato pestato con una violenza barbara. Durante l’aggressione avvenuta in strada un’altra ragazza dell’età di sedici anni che si trovava anch’ella fuori alla pizzeria avrebbe ripreso con il proprio smartphone il delirio della gang sfociato nel terribile pestaggio ai danni del povero ragazzino. Un vero e proprio “affronto” nei confronti della gang che la ragazza non avrebbe mai dovuto commettere.