Avevano messo a segno diversi furti ai danni di negozi della provincia di Caserta, durante il periodo del lockdown, effettuati con la cosiddetta “tecnica della spaccata” i due ventinovenni di origina slava arrestati dalla polizia di Stato nel corso della scorsa notte. I due, assieme a un terzo complice, mettevano a segno i loro colpi a bordo di una veloce Audi S3, utilizzata dalla banda per compiere raid notturni fulminei, della durata di alcuni secondi, e poi dileguarsi il più in fretta possibile. L’automobile, grazie alle acquisizioni raccolte, è stata infine individuata dagli investigatori, che hanno quindi disposto un servizio di appostamento. Roberto Seferovic e Alessandro Usic, residenti presso il campo rom di Giugliano in Campania, sono stati bloccati dagli agenti della squadra mobile a Pozzuoli, dopo un lungo e delicato pedinamento iniziato a Macerata Campana, dove poco prima il gruppo aveva rapinato un distributore di carburanti. Giunti nei pressi di Monterusciello, accertate la sussistenza delle dovute condizioni di sicurezza, i poliziotti hanno fatto scattare l’intervento: un imponente posto di blocco, con l’impiego di diverse auto di servizio, è stato disposto al fine di bloccare ogni possibile via di fuga.
I malviventi, sentendosi braccati, hanno quindi provato a forzare la barriera utilizzando la propria autovettura, rinforzata con paratie metalliche montate dietro ai sedili posteriori. Nel tentativo di speronamento, conclusosi senza successo, sono rimasti feriti cinque poliziotti, uno dei quali ha riportato la frattura di una caviglia. Il caos generatosi dallo scontro, inoltre, ha dato modo a uno dei tre occupanti dell’auto di far perdere le proprie tracce fuggendo nelle campagne circostanti. Una volta bloccati i due componenti della banda rimasti, sono quindi scattate le perquisizioni, che hanno consentito di rinvenire nella disponibilità degli arrestati le targhe di un’altra macchina, risultate rubate nei giorni precedenti, una somma di denaro in contanti, un pc portatile e alcuni litri di olio lubrificante, tutta refurtiva sottratta poche ore prima al distributore di Macerata Campania.

Contemporaneamente, sono state acquisite ulteriori prove che hanno consentito di attribuire alla banda indubbie responsabilità in ordine a un altro tentativo di furto, commesso sempre poco prima dell’arresto, ai danni di un negozio di elettronica di Santa Maria Capua Vetere. Gli agenti della squadra mobile sono riusciti a individuare e sequestrare anche la “macchina pulita” della banda, un’Alfa Romeo 147 parcheggiata in un vicino spiazzo, nei pressi di alcune case popolari. I due ventinovenni dovranno ora rispondere dei reati di furto aggravato, tentato omicidio, rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato, commessi durante le fasi concitate del loro arresto. Nei loro confronti, inoltre, è scattata anche la denuncia per possesso di arnesi atti allo scasso e ricettazione. Il servizio d’ordine era stato predisposto al fine di contrastare il fenomeno dei reati predatori, piaga che imperversa da tempo su tutto il territorio della provincia di Caserta.
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