A Orta di Atella, oltre il silenzio dell’abbandono e del cemento, c’è una nuova voce che parla il linguaggio delle donne, una voce diversa, fuori dagli schemi, che ha l’obiettivo di ridare all’universo femminile quella centralità e quel protagonismo che le è stato sottratto da secoli di discriminazioni di genere causate da una certa sottocultura maschilista e patriarcale. Questa voce fuori dal coro, di “donne per le donne”, da oggi esiste e si chiama Officina Femminista.
L’associazione nasce con l’obiettivo di creare uno spazio di condivisione e di confronto nonché un punto di riferimento per tutte le donne del territorio atellano. L’intento è quello di costituire un presidio che accolga al suo interno diverse soggettività, un vero e proprio laboratorio di idee dunque, dove le donne possano valorizzare se stesse, creare legami, e offrire al contempo nuove opportunità di emancipazione sociale e culturale. I diritti, la cultura, i saperi e le idee di stampo femminista sono i primi passi per restituire dignità e libertà al mondo femminile, partendo sempre dalla necessità di valorizzare le diversità, che sono fondamentali per la creazione di una coscienza di genere che sappia essere inclusiva e intersezionale, ribadendo il ruolo di centralità della donna nella società. L’associazione lavorerà alla creazione di eventi e di dibattiti pubblici con l’ausilio di gruppi di studio dedicati. Sono previste inoltre presentazioni di libri e cineforum a tema, nonché la realizzazione di sportelli d’ascolto e di corsi di autodifesa per le donne.
“Oggi è necessario parlare di femminismo perché nonostante le tante lotte vinte, la questione è purtroppo ancora aperta”, ha esordito la presidentessa dell’associazione Assia Rasulo, che ha così proseguito: “Bisogna riconoscere e ammettere che viviamo ancora in una società e in sistemi che penalizzano le donne. È una ferita sociale profonda che va assolutamente sanata. Il femminismo è una pratica di libertà necessaria tanto per le donne quanto per gli uomini”. La portavoce dell’associazione di Orta di Atella si è poi soffermata sulla necessità di aprire una nuova discussione sul territorio: “Officina Femminista intende sensibilizzare sulle tematiche di genere, troppe volte assenti dai dibattiti pubblici delle nostre città, e agire affinché ci sia un cambiamento vero, che metta al centro i bisogni, le esigenze e le necessità di noi donne”.
“La nostra associazione – prosegue la Rasulo – vuole essere un luogo d’incontro dove attuare insieme attività e iniziative per contrastare ogni tipo discriminazione e di violenza che si consumano a discapito delle donne. Vogliamo ridare voce all’universo femminile, educare alle differenze, valorizzare la sensibilità, dare spazio alla bellezza delle azioni di solidarietà, costruire ponti di uguaglianza. Questo possiamo farlo solo in uno spazio concreto nel quale discutere delle questioni a noi più care, come quelle della parità di genere e della lotta contro ogni forma di violenza, di chi vuole vederci come oggetti e non come soggetti”. La presidentessa dell’associazione infine conclude: “Consapevoli che le donne sono state e sono ancora protagoniste dimenticate della quotidianità, cercheremo di parlare con tutte ma non a nome di tutte, affinché nessuna resti indietro e mai le venga negata la parola”.
La sede dell’associazione si trova in via San Salvatore 17 a Orta di Atella. Socie fondatrici, assieme alla Rasulo, sono Marilena Belardo, Teresa Sorvillo, Asia Crispino, Laura Guadagno, Martina Cristofaro e Rosalinda Cineglosso. Per ricevere informazioni sulle attività e sulle iniziative organizzate da Officina Femminista è stata attivata la pagina Facebook (consultabile qui). L’associazione può essere inoltre contattata all’indirizzo e-mail officinafemminista@gmail.com.

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