Da Napoli-Verona a Napoli-Venezia è un attimo, anzi 91 giorni. Tre mesi da quella cocente mancata vittoria che sembrava così scontata, così a portata di mano, come l’accesso alla Champions League. Ed invece sono tre mesi che i tifosi napoletani non dimenticano quella notte, una sorta di affronto bello e buono se si considera il silenzio assordante di società e calciatori in merito a quel match. Diciamolo subito, si registra un entusiasmo ai minimi storici anche per l’immobilismo sul mercato (argomento sempre troppo caro ai tifosi), anche se la risposta per accaparrarsi i tagliandi per la partita allo stadio è stata davvero entusiasmante. Sarà anche per il troppo tempo trascorso lontano dagli spalti (lo scorso campionato totalmente a porte chiuse causa pandemia) ma la corsa al biglietto non si è fatta attendere. E così il “Diego Armando Maradona” finalmente sarà aperto al pubblico (parzialmente); non era mai accaduto da quando c’è stato il cambio dell’intitolazione del vecchio “San Paolo”.

La prima giornata vede appunto il Napoli del nuovo corso Spalletti contro una neopromossa, il Venezia di Paolo Zanetti. Per gli azzurri è una rarità giocare in casa la “prima”, almeno nell’era De Laurentiis. L’ultima volta è accaduto nella stagione 2013/14 quando il Bologna fu spazzato via 3-0 grazie alla doppietta di Hamsik ed un gol di Callejon. Per i lagunari un ritorno nella massima serie dopo 19 anni tra gli inferi delle serie inferiori; in quella stagione il Napoli era in B sotto la guida di Gigi De Canio. Quella tra partenopei e lagunari è una sfida che in Serie A manca addirittura dal 1967 quando il Napoli liquidò in maniera larga gli avversari (4-0) grazie ai gol di Bianchi e Juliano e alla doppietta di Canè. L’ultimo confronto invece andò in scena sempre al San Paolo, poco meno di 3 mesi prima del fallimento datato 2014; le squadre si divisero la posta (per il Napoli andò a segno Dionigi).

Spalletti torna ad allenare dopo 2 anni da “disoccupato”, anche per lui sarà una serata particolare in quella che lui stesso ha definito l’avventura professionale più “arrapante” della carriera. Il tecnico di Certaldo ha allenato i neroverdi nella stagione 1999-2000 e già ha incrociato la squadra veneta 4 volte, con un computo di 2 vittorie e 2 pareggi. Per Zanetti invece è una prima assoluta contro il Napoli e contro il mister. Napoli e Venezia sono accomunate da un grande attaccante: Stefan Schwoch. Gli azzurri ingaggiarono il bomber di Bolzano proprio dal Venezia, nel gennaio del 1999, quando i lagunari militavano in “A”; incredibile il feeling tra Schwoch e la piazza napoletana nonostante il rapporto durato un anno e mezzo. Ancora oggi tra le due parti esiste un amore viscerale!

Luciano Spalletti presenterà un 4-3-3 già ampiamente sperimentato nel pre-campionato, assenti Demme, Ghoulam e Mertens. Tra i pali ci sarà Meret che finalmente sembra essere sicuro del posto, in difesa Di Lorenzo e Mario Rui sulle fasce e coppia centrale Rrahmani-Koulibaly (Manolas al centro di tante chiacchiere legate ad una sua cessione all’Olympiakos potrebbe essere poco concentrato). Novità anche in mezzo al campo, con Zielinski e Lobotka che saranno affiancati da Elmas. Il macedone è in una forma smagliante mentre Fabian Ruiz sembra ancora lontano dagli standard migliori. In avanti nessun dubbio: Insigne, Politano ed Osimhen proveranno a lanciare i primi segnali ad un campionato che potrebbe regalare sorprese. Lozano è recuperato ma soltanto per la panchina mentre da tenere Adam Ounas, capace di entrare a partita in corso e fare sfracelli.

Paolo Zanetti invece per la già difficilissima trasferta deve fare i conti con numerose assenze. Quattro soltanto gli squalificati: Mazzocchi, Modolo, Aramu e Vacca. Mancheranno anche gli infortunati Crnigoj e Busio, problemi burocratici invece impediscono di giocare al nuovo attaccante nigeriano del Venezia, Okereke. Recupera invece l’esperto portiere finlandese Maenpaa in quello che si presenta come modulo speculare allo schema del Napoli. In difesa da destra verso sinistra, Ebuehi, Caldara, Ceccaroni e Schnegg (leggermente favorito sull’esperto Molinaro). A centrocampo Fiordilino, Peretz e Heymans, in attacco tridente formato da Di Mariano, Forte e Johnsen.
Un match sulla carta impari che arbitrerà il signor Aureliano di Bologna, inizio ore 20:45.

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