I militari dell’Arma dei carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Maddaloni congiuntamente a personale della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare coercitiva in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Dda, nei confronti di Francesco Diana, 46enne imprenditore di San Cipriano d’Aversa (fratello dell’ex assessore Orlando Diana, coinvolto nell’inchiesta della Dda di Napoli sul business delle cooperative sociali) e Tommaso Ragnino, 49enne di Maddaloni (già coinvolto in un’inchiesta della Dda partenopea sulle piazze di spaccio a Maddaloni), alludevano di appartenere al clan dei Casalesi per estorcere denaro nei confronti della titolare di un vivaio di Maddaloni.
L’indagine ha preso il via a seguito della denuncia presentata dalla vittima il 23 maggio 2023 presso la Stazione dei Carabinieri di Maddaloni. Le indagini hanno rivelato che i sospettati, nell’ambito di un disegno criminoso, hanno minacciato la vittima di morte. Gli indagati avrebbero richiesto alla vittima di consegnare complessivamente 40.000 euro in rate, divise in 25.000 euro, 12.000 euro e 3.000 euro, da versare in tempi diversi. Questa somma sarebbe stata richiesta come pagamento di presunti debiti contratti dal figlio della vittima. Il 46enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE), mentre il 49enne è agli arresti domiciliari nella sua residenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Va notato che questo provvedimento è stato emesso durante le indagini preliminari e le persone coinvolte sono considerate presunte innocenti fino a una sentenza definitiva, con la possibilità di appellarsi contro la misura.
