Proseguono, nei territori dell’alta Irpinia, le operazioni dei carabinieri del gruppo forestale per monitorare le violazioni e i reati di matrice ambientale, specialmente per quel che riguarda la gestione e lo smaltimento illecito dei rifiuti. Nello specifico i militari della stazione di Serino hanno denunciato un cinquantenne di Solofra per gestione illecita di rifiuti pericolosi. Le attività di pianificazione e di accertamento dei forestali si sono focalizzate in maniera particolare sul torrente Solofrana, affluente del fiume Sarno, il quale registra un alto tasso di inquinamento dovuto dalla presenza di parecchie industrie conciarie che si trovano lungo il suo corso. Le verifiche dei forestali hanno avuto come oggetto proprio una conceria di Solofra, che sversava all’interno del corso d’acqua diversi scarti della propria produzione, tra cui le sostanze chimiche generate dalla lazorazione delle pelli, estremamente pericolose sia per l’uomo sia per l’ambiente. I carabinieri hanno quindi deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un cinquantenne del posto, rappresentante legale dell’opificio.

Le operazioni dei carabinieri per contrastare i reati ambientali interessano tutto il territorio campano. Solo mercoledì scorso, infatti, a Sant’Antimo, nel Napoletano, i militari avevano denunciato due persone, di 28 e 30 anni ed entrambe incensurate, sempre per gestione illecita di rifiuti. I responsabili avevano adibito a deposito di rifiuti un appezzamento di terreno agricolo grande circa 800 metri quadrati. In quel luogo i militati avevano rinvenuto ben 400 contatori del gas: tra questi, 300 erano ancora all’interno di un autocarro in attesa di essere successivamente smaltiti. Ulteriori controlli avevano inoltre portato alla denuncia di un’altra persona, titolare di un’officina meccanica, che scaricava illegalmente gli olii esausti derivati dalla riparazione dei veicoli direttamente nelle fogne e, inoltre, smontava parti meccaniche di veicoli abbandonando il tutto su un piazzale nei pressi dell’opificio. I militari hanno quindi posto i sigilli all’intera attività.
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?
Commenti riguardo questo post