La produttrice britannica Trudie Styler, da sempre amica dell’Ischia Global Film & Music Fest, nel corso di questa edizione della kermesse ha voluto enfatizzare con l’entusiasmo che da sempre la caratterizza l’importanza del fare arte, costruire storie attraverso i film e ridestare la gente dal torpore pandemico. Ne ha parlato dal palco, durante le varie serate di premiazioni della rassegna ischitana, ma ha portato a esempio anche la sua nuova produzione, attualmente in lavorazione, intitolata Silent Night e diretta da Camille Griffin. La Styler ha colto l’occasione, con la sua presenza a Ischia, per riabbracciare l’Italia, ormai considerata da molto tempo come una seconda casa, condivisa col marito, la rockstar inglese Sting. Entrambi, peraltro, continuano a essere molto impegnati nel sociale come attivisti e cercano di dare risonanza, attraverso i rispettivi lavori, alle problematiche climatico-ambientali che attanagliano e colpiscono il pianeta Terra.

Durante il Global 2020, Trudie Styler è stata premiata come Ischia Global Ambassador, per il contributo che da anni ha dato alla promozione dell’isola e delle sue bellezze in giro per il mondo. Dal palco, non ha potuto fare a meno di condividere il proprio apprezzamento nei confronti degli ischitani e di come, sin da subito, hanno saputo seguire con rigore le norme di distanziamento sociale attualmente in vigore. Inoltre, non ha esitato a esprimere cordoglio e solidarietà nei confronti delle regioni italiane maggiormente colpite dal virus, esortandole a non mollare e a continuare a combattere contro il nemico invisibile. Sempre a proposito della pandemia da Covid-19, poi, ha elogiato la tempestività dell’Italia nell’affrontare l’emergenza sanitaria, al tempo stesso dicendosi profondamente delusa, invece, dal comportamento dei governi di altre nazioni, prime tra tutte Stati Uniti d’America e Brasile, dove il virus è stato molto sottovalutato con conseguenze drammatiche per le rispettive popolazioni.
Se la pandemia ha messo in stand-by l’umanità, la produttrice ha quindi proposto alcuni spunti per far ripartire l’industria cinematografica, ribadendo l’importanza e il ruolo dell’artista, che a suo dire deve saper offrire al pubblico intrattenimento e insegnamento e ha il compito di formare e far riflettere sulle tematiche sociali odierne, in modo magari da costruire soluzioni future e imperiture. Per Trudie Styler, insomma, l’arte deve assumere anche un ruolo educativo e contribuire a costruire quella che lei ha definito “una comunità di cuori“.
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