Doppio intervento delle forze dell’ordine nell’area nord della città metropolitana di Napoli, entrambi in contrasto al fenomeno dello stoccaggio illegale dei rifiuti, una piaga tra le più profonde e distruttive con cui la popolazione della regione Campania debba misurarsi ogni giorno. Gli uomini dell’Arma dei carabinieri delle stazioni di Grumo Nevano e Casandrino, in collaborazione col nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale, hanno disposto confische e sequestri ai danni di due imprenditori titolari di attività nei dei due Comuni della città metropolitana di Napoli.
Il primo dei due provvedimenti è scattato per il titolare di una società di recupero e stoccaggio di rifiuti con sede a Casandrino: l’uomo, un quarantenne originario di Barra già noto alle forza dell’ordine, aveva ammassato circa millecinquecento metri cubici di rifiuti speciali pericolosi all’interno di un grosso capannone di circa mille metri quadrati. Gli scarti, provenienti principalmente da autovetture dismesse, comprendevano parti di carrozzeria, radiatori, cerchi in lega, testate di motore, ammortizzatori, filtri dell’olio e cavi, e contravvenivano alle norme vigenti in materia di stoccaggio.