Giovedì 16 giugno, a partire dalle ore 17:30, la Pro Loco di Aversa, in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, il Movimento Forense Napoli Nord e l’Associazione Forense Normanna, hanno organizzato un incontro formativo a carattere itinerante dedicato alla riscoperta della storia della città normanna partendo da due dei suoi luoghi “simbolo”: parliamo del Castello Aragonese, sede del Tribunale, e dell’antichissima Chiesa di Santa Maria a Piazza, adiacente al castello. Il tour guidato partirà dal cortile interno del castello situato in piazza Trieste e Trento per illustrare la storia e le antiche vicende ad esso legate, per poi accompagnare i visitatori in una delle sale interne posizionate al piano terra che ospita attualmente una berlina di gala della città di Aversa: si tratta di un’antica carrozza realizzata nell’Ottocento di grande valore e pregio artistico. Dopo aver fatto tappa al Castello Aragonese, il tour proseguirà nella vicina Chiesa Parrocchiale di Santa Maria a Piazza, per ammirare da vicino quello che è il luogo di culto più antico della città.
Nel corso dell’incontro formativo intitolato “Storia, cultura e legalità” interverranno il dott. Luigi Picardi, presidente del Tribunale di Napoli Nord; l’avv. Francesco Castaldo, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord; l’avv. Alberto Pellegrino, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord; l’avv. Salvatore Schiavo, presidente del Movimento Forense Napoli Nord; l’avv. Gianluca Lauro, membro del direttivo nazionale del Movimento Forense; l’avv. Pasquale Fedele, presidente dell’Associazione Forense Normanna e l’avv. Rosanna Santagata, presidente della Pro Loco di Aversa.

A illustrare gli intenti e le finalità dell’iniziativa è proprio l’avv. Rosanna Santagata, presidente della Pro Loco di Aversa. “Proseguono senza interruzione gli eventi dedicati alla promozione della cultura nonché alla riscoperta e alla valorizzazione storica e artistica della nostra città”, afferma la presidente, che prosegue: “L’appuntamento in programma giovedì è il frutto di un’importante collaborazione nata tra la Pro Loco e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord. Tutto ha preso vita con l’obiettivo di riscoprire, di diffondere e di valorizzare la storia aversana partendo da quelli che sono i luoghi di culto più antichi e simbolici della città. Questo – prosegue l’avv. Santagata – non è che il primo di una serie di eventi culturali che abbiamo in programma di organizzare con i diversi ordini professionali presenti sul territorio. La Pro Loco ha infatti donato al Consiglio dell’Ordine una serie di gigantografie che ritraggono alcuni particolari dell’ampio patrimonio artistico custodito dalla città di Aversa. Ma non è tutto – sottolinea – Pochi giorni fa siamo stati accolti con piacere dal Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli Nord, il dott. Franco Matacena, e da diversi consiglieri. Abbiamo perciò colto l’occasione per stringere un’intesa anche con l’Ordine dei Commercialisti al fine di collaborare sinergicamente nella realizzazione e nella promozione di attività culturali sul territorio. Anche in questo caso – conclude l’avv. Santagata – il nostro riconoscimento non si è fatto attendere, donando all’ordine professionale diverse gigantografie raffiguranti quadri e monumenti facenti parte del ricco patrimonio artistico e culturale della città di Aversa”.

Andiamo ora a scoprire più da vicino questi due luoghi simbolo di Aversa i quali conservano con orgoglio le proprie vestigia antichissime, e lo facciamo partendo dal Castello Aragonese. Fatto costruire da Ruggero II d’Altavilla, meglio noto come Ruggero il Normanno, per difendere i confini settentrionali della città, la fortezza si presentava originariamente in forma quadrangolare con torri difensive angolari secondo lo stile architettonico orientale. La storia del castello è legata indissolubilmente alla Prima Crociata in quanto da qui partirono i principi normanni alla conquista della Terra Santa sotto la guida di Goffredo Di Buglione. L’antico maniero subì delle modifiche durante il regno di Federico II di Svevia, quando fu creato il portico interno e vennero fortificate le torri. Successivamente fu dimora di principi e regine tra cui Giovanna I d’Angiò e Muzio Attendolo Sforza, padre di Francesco Sforza. Alla fine del 1400 il castello venne fatto ampliare e ingrandire da Alfonso d’Aragona, dal quale ricevette l’appellativo di “Aragonese”. Nel 1750 la fortezza venne trasformata in palazzo secondo il gusto dell’epoca per volere di Carlo III di Borbone il quale affidò i lavori all’architetto Luigi Vanvitelli. Da allora il castello ha mantenuto inalterate le sue forme neoclassiche. Dopo aver ospitato negli anni Trenta il carcere giudiziario sotto la guida dello psichiatra aversano Filippo Saporito, il castello divenne sede della Scuola di Polizia Penitenziaria. Oggi l’imponente edificio è diventato sede del Tribunale di Napoli Nord.

A pochi metri dal castello si erge la Chiesa di Santa Maria a Piazza, la quale risulta essere il luogo di culto più antico di Aversa: la sua costruzione risalirebbe infatti agli inizi dell’anno Mille. Il tempio si innalza presso quello che all’epoca era un antico mercato dove si incontravano e si scambiavano merci ebrei, arabi, greci, bizantini e longobardi, a dimostrazione della storica vocazione cosmopolita e multiculturale di Aversa. La chiesa si presenta, come in origine, con la solenne facciata in stile romanico, realizzata in pietra tufacea e caratterizzata da tre portali a forma ogivale, mentre su un lato sorge la torre campanaria quadrangolare la quale è stata inglobata nel corpo dell’edificio. La basilica è composta al suo interno da tre navate, una centrale e due laterali, divise da spessi pilastri in tufo e da arcate a tutto sesto che le regalano solennità e interessanti angoli prospettici. Gli interni della chiesa sono caratterizzati da un’alternanza di stili e di soluzioni architettoniche diverse che le donano un aspetto suggestivo e particolare. Tutt’intorno spiccano infine i pregevoli affreschi e i cicli pittorici di scuola giottesca che impreziosiscono questo luogo di culto millenario.

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