La neo presidente nazionale dell’Associazione costruttori, Federica Brancaccio, lancia l’allarme in un’intervista al Sole 24 Ore, sulla questione del superbonus, racconta ‘”Auspico a breve una convocazione dal Governo a cui ho chiesto un confronto per una exit strategy. È necessario capire che cosa si vuole fare perché in questo momento i segnali sono contraddittori”. – aggiunge –”Le banche dicono di non avere più plafond. Credo che alcune lo abbiano ancora ma vivono nell’incertezza. Il dl aiuti non si sa come sarà convertito e dunque si deve immaginare con il Governo una strategia di uscita a medio e lungo periodo, ma sicuramente i contratti in corso e i crediti già nei cassetti fiscali non possono essere abbandonati”
“Sulla nostra chat interna – racconta – arriva una valanga di messaggi di imprese disperate: spero sia chiaro che stiamo rischiando decine di migliaia di fallimenti. E poiché Ance è un’organizzazione seria e responsabile, al governo dico: convocateci a un tavolo in cui mettiamo a punto una exit strategy da questa situazione che cambia regole ogni settimana e mette le imprese con le spalle al muro”.
Dal blocco della cessione dei crediti «conseguenze drammatiche le vedo anche per i lavoratori. Il settore delle costruzioni, che ha fatto un altro +10% di ore lavorate, rischia anche di perdere i posti creati con questa ripresa. Ma non sarà solo un terremoto sociale: senza una exit strategy delineata bene e subito, un prezzo grave lo pagherà il Paese intero”, conclude Federica Brancaccio.