Aerei dotati di tecnologie all’avanguardia sono i mezzi messi in campo dalla guardia di finanza per realizzare una mappatura della Terra dei fuochi. Il progetto rientra nelle attività coordinate dalla Prefettura di Napoli, d’intesa con la Prefettura di Caserta e programmate dall’incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi nella Regione Campania, il vice prefetto Filippo Romano. L’attività di mappatura è stata avviata nel corso degli scorsi giorni. Grazie all’intervento del mezzo aereo ad ala fissa Piaggio Dp1 del gruppo esplorazione aeromarittima della guardia di finanza di Pratica di Mare, che si affianca agli elicotteri del reparto operativo aeronavale dei militari di Napoli, è stato possibile ottenere una descrizione accurata dell’aerea del territorio delle province di Napoli e Caserta.
Il rilevamento aerofotografico è realizzato grazie all’utilizzo del sensore ottico Ixa 180 PhaseOne, appositamente installato sul velivolo del corpo, che, dispone di una risoluzione di 80 megapixel. Il sensore è stato debitamente calibrato per fornire una puntuale georeferenziazione al suolo, attraverso cui potranno acquisirsi immagini di ottima definizione su una superficie di appena 10 centimetri quadrati da un’altezza di circa 1.600 metri, così da produrre, in appena due ore di volo, rilevamenti aerei molto definiti su una porzione di territorio di circa 100 chilometri quadrati. Il successivo lavoro di post produzione, eseguito dagli uomini della guardia di finanza con moderni software, consentirà l’individuazione degli obiettivi sensibili su cui indirizzare le azioni di contrasto per combattere, in maniera più incisiva, il fenomeno dei roghi e delle attività illecite connesse.
Un’iniziativa efficace che costituisce il naturale corollario della nuova strategia di repressione dei crimini ambientali nella Terra dei fuochi. Risale agli inizi di luglio, infatti, il nuovo piano di intervento per contrastare lo sversamento di rifiuti e i roghi tossici. Attorno al tavolo operativo, fissato presso il Palazzo del Governo di Napoli, erano presenti i prefetti di Napoli e di Caserta, assieme ai vertici provinciali delle forze dell’ordine e l’incaricato del ministero dell’Interno al contrasto dei roghi di rifiuti in Campania. Nel corso della riunione sono stati sviluppati i piani operativi da realizzare nei territori delle province di Napoli e Caserta, così come indicato dagli indirizzi preposti dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
La nuova strategia di contrasto allo sversamento di rifiuti in Terra dei fuochi si articola su due linee principali di intervento. La prima, caratterizzata da uno scambio proficuo di informazioni tra le questure di Napoli e di Caserta, al fine di coordinare al meglio le azioni delle forze dell’ordine sui rispettivi territori. La seconda, mirata alla prevenzione dei roghi tossici, prevede l’intensificazione delle azioni giornaliere di controllo di determinati territori considerati maggiormente a rischio. Già nei mesi di maggio e giugno sono state diverse le operazioni che hanno visto impegnate le forze dell’ordine negli interventi di contrasto ai reati ambientali. In totale sono state controllate trentuno aziende, sequestrati sei opifici, denunciate quarantasette persone e rimosse 38,81 tonnellate di pneumatici usurati, utilizzati per appiccare gli incendi.
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