È stata una notte infernale quella appena trascorsa nelle campagne tra Giugliano in Campania e Villa Literno dove un grosso incendio è divampato ieri sera nei pressi dell’ex discarica di Masseria del Pozzo. La puzza di bruciato è stata avvertita anche in alcuni comuni dell’Agro aversano, rendendo l’aria irrespirabile per diverse ore. Sul luogo dell’ex sito di stoccaggio dei rifiuti sono intervenuti in serata i vigili del fuoco i quali sono riusciti a domare le fiamme solo dopo un intervento durato alcune ore, mentre i carabinieri della stazione di Giugliano in Campania hanno avviato le indagini per fare luce sulle cause dell’incendio e capire se la matrice sia stata dolosa o meno.
Inizialmente si era temuto per le ecoballe situate nella vicina discarica di Taverna del Re, sempre in territorio giuglianese, in un’area strettamente sorvegliata; tuttavia l’incendio di stanotte si è verificato a circa cinque chilometri di distanza dal sito di stoccaggio, interessando invece l’area dell’ex discarica di Masseria del Pozzo, dove comunque si troverebbero interrate ormai da una ventina d’anni decine di tonnellate di rifiuti. Sull’incendio di stanotte è intervenuto anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Napoli Raffaele Del Giudice il quale ha confermato che le fiamme sono divampate nei pressi del sito, ormai dismesso, gestito dalla ex Gesen, coinvolgendo erbacce secche e sterpaglie senza per fortuna provocare danni a persone e cose, mentre ha smentito qualsiasi coinvolgimento del sito di Taverna del Re, gestito invece dalla Sapna spa, società partecipata della Città Metropolitana di Napoli che si occupa della gestione dei rifiuti nel sito giuglianese.
“La Sapna spa – come ribadito in una nota dell’azienda pubblicata da il Riformista – smentisce la la falsa notizia di un incendio scoppiato a Taverna del Re che avrebbe bruciato le ecoballe provocando un disastro ambientale. L’incendio ha riguardato invece sfalci d’erba ed è partito dal sito dell’ex Gesen, area non gestita dalla Sapna, ubicata al confine con il sito di Masseria del Pozzo”.
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