Il Consiglio dell’Ue, nell’ambito del pacchetto di norme antiriciclaggio, ha stabilito un limite massimo a 10mila euro per i pagamenti in contanti in tutta l’Unione Europea. Inoltre, saranno definite misure di verifica della clientela per gli operatori che effettuano transazioni in criptovalute superiori all’equivalente di mille euro e regole chiare per chi commercia pietre e metalli preziosi e beni culturali (ad esempio, orafi, gioiellieri e orologiai).
Il tema è stato molto toccato anche in Italia di recente, divenendo vero e proprio provvedimento di bandiera del neonato governo Meloni, che lo ha innalzato a 5mila euro dopo che anche la Lega in precedenza si era espressa per la stessa soglia scelta dall’Ue.

Zbynek Stanjura, il ministro delle finanze della Repubblica Ceca, Stato che per questo semestre detiene la presidenza Ue, ha dichiarato: “I terroristi e coloro che li finanziano non sono i benvenuti in Europa. Per riciclare il denaro sporco, gli individui e le organizzazioni criminali hanno dovuto cercare scappatoie nelle nostre regole esistenti che sono già piuttosto rigide. Ma la nostra intenzione è di colmare ulteriormente queste scappatoie e applicare regole ancora più severe in tutti gli Stati membri dell’Ue“.
Per quanto riguarda il tema della criminalità e il riciclaggio di denaro, Stanjura ha poi proseguito: “Diventeranno impossibili pagamenti in contanti di importo superiore a 10 mila euro. Cercare di rimanere anonimi quando si acquistano o vendono cripto-asset diventerà molto più difficile. Nascondersi dietro più livelli di proprietà delle società non funzionerà. Diventerà persino difficile riciclare denaro sporco tramite gioiellieri o orafi“.
