Ho letto Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti (Einaudi, 2014) molti anni fa. Non ricordo più i particolari della trama ma è uno di quei libri che continuo costantemente a consigliare, soprattutto ai lettori non propriamente fervidi o, più semplicemente, a quelli che sono incappati nel classico “blocco”.
Il motivo è presto detto: è un romanzo che si lascia divorare. Lo scenario nel quale si svolge la storia (o, per meglio dire, le storie) è Ischiano Scalo, una cittadina immaginaria dove il mare c’è ma non si vede, con inverni gelidi ed estati asfissianti che allontanano tutti i turisti. Il primo personaggio che incontriamo è Pietro Moroni, un timido ragazzino innamorato segretamente di Gloria Celani, sua coetanea bella e un po’ spavalda. Questa giovane storia d’amore s’intreccerà con quella, più matura, tra Graziano Biglia e Flora Palmieri: lui è un ex playboy di quarantaquattro anni che torna al suo paese natale, lei è una professoressa che conduce una vita misteriosa e viene tenuta a distanza da tutti.