Sono molto tristi e lasciano un senso di sconforto le immagini che arrivano dall’ospedale Cotugno di Napoli. All’ingresso del nosocomio partenopeo, infatti, ci sono lunghe file di ambulanze con pazienti contagiati dal Covid-19 in attesa che si liberi un posto letto nella struttura ospedaliera. Nel frattempo, nel cortile dell’ospedale, c’è un continuo via vai di operatori sanitari armati di tute, maschere e di bombole d’ossigeno per prestare il primo soccorso alle persone che a causa del virus del Sars-Cov-2 stanno subendo problemi e crisi respiratorie anche di una certa entità, pazienti che necessitano di assistenza ventiquattr’ore su ventiquattro. Le immagini, che stanno circolando sul web, fanno rabbrividire, e ci proiettano di nuovo in quella che due anni fa fu la prima emergenza sanitaria. Ad oggi, a quanto pare, poco o nulla è cambiato, e gli ospedali del capoluogo partenopeo sono costretti di nuovo ad affrontare le criticità legate alla nuova ondata pandemica, dovendo anche far fronte alla scarsità di uomini e mezzi disponibili.
La situazione emersa oggi in Campania è abbastanza complessa, con oltre 30mila casi di contagio segnalati nelle ultime ventiquattro ore e circa 1/3 dei posti letto ospedalieri occupati da pazienti contagiati dal Covid-19. Diversi distretti sanitari si troverebbero inoltre in forte difficoltà, in particolare l’Asl Napoli 2 Nord e l’Asl Napoli 3 Sud, a causa della carenza di vaccini, per cui le somministrazioni stanno avvenendo a rilento e stanno riguardando solamente le persone prenotate, mentre gli utenti che non avevano fatto richiesta si sono visti rimandare a casa. A questi disagi di tipo organizzativo che ostacolano e intralciano il proseguimento della campagna vaccinale si sono aggiunte anche diverse azioni intimidatorie intraprese da alcuni gruppi di no-vax i quali, dopo gli atti di vandalismo che li hanno visti protagonisti alla Mostra d’Oltremare, sono entrati nuovamente in azione minacciando l’associazione di promozione medica Nessuno tocchi Ippocrate presa letteralmente di mira dalla follia negazionista. Questa volta, nel mirino delle tesi complottiste dei no-vax, sono infatti finiti i medici napoletani accusati di essere i principali artecici di quella che loro definiscono “dittatura sanitaria”. Follie e psicosi collettive che stanno ormai impazzando sui social network e alle quali è necessario porre un freno, anche con azioni di censura se necessario, prima che sfocino in azioni dimostrative tanto clamorose e quanto pericolose per la salute dei cittadini e per la sicurezza pubblica.
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