Traffico di droga sul litorale domizio, presi in sei. Nella mattinata oggi, nei Comuni di Mondragone e Frignano, i militari del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei persone, ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea.
La misura cautelare riguarda elementi ritenuti vicini a gruppi della criminalità organizzata radicati della zona di Mondragone, tra i quali Nino Fiorillo, Serafino Pietropaolo e Domenico Razzino. I tre, con fare intimidatorio, si sono imposti nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti lungo il litorale domizio, in complicità con alcuni cittadini albanesi.
Quattro delle sei persone coinvolte nello spaccio sono state rinchiuse in carcere, mentre le restanti due hanno usufruito degli arresti domiciliari. La cattura del sestetto è il risultato di un’attività investigativa avviata nel maggio 2017 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli–Direzione distrettuale antimafia, che ha consentito di recuperare oltre 40 chilogrammi di droga tra hashish e marijuana, nonché materiale idoneo al confezionamento.
L’attività ha accertato l’esistenza e l’operatività di un’associazione per delinquere composta da italiani e albanesi dedita all’importazione, proprio dall’Albania, di sostanze stupefacenti da commercializzare nel territorio italiano, utilizzando come canali di ingresso alcuni porti della Puglia. Continua, dunque, senza sosta, l’attività delle forze dell’ordine per sradicare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti. La scorsa settimana la Polizia di Stato di Caserta, in collaborazione con il Commissariato di Giugliano in Campania, ha arrestato in flagranza di reato Pasquale D’Agostino e sequestrato 25 chilogrammi di marijuana. La droga era nascosta dal D’Agostino in una botola all’interno di un casolare posto su un appezzamento di terreno adiacente alla sua abitazione. Le indagini si sono sviluppate in seguito al pedinamento dell’arrestato e di suoi movimenti sospetti nei pressi del casolare.
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