Uno scontro violento, che ha provocato la morte di un uomo e il ferimento di altre tre persone. È il tragico bilancio dell’incidente avvenuto questa mattina a Sala Consilina, nel Salernitano, precisamente nella frazione Trinità. A entrare in collisione, con dinamiche che sono ancora da chiarire, sono stati un furgone e un’auto: a bordo di quest’ultima viaggiavano un uomo di 40 anni, morto sul colpo, e altre due persone, rimaste ferite assieme al conducente dell’altro mezzo e trasportate d’urgenza in ospedale. Sul posto, oltre ai sanitari del 118 e ai vigili del fuoco, intervenuti per estrarre le persone coinvolte dalle lamiere, sono giunti anche gli uomini delle forze dell’ordine, attualmente al lavoro per ricostruire l’intera vicenda.
Lo scorso 9 luglio, un tragico incidente stradale si era verificato a Marina di Camerota. A perdere la vita, un ragazzo di 31 anni, Federico Giuliani, che stava imboccando la strada di accesso al comune cilentano alla guida della sua motocicletta. Il giovane farmacista era uscito improvvisamente fuori dalla carreggiata, andandosi a schiantare contro un muretto. A nulla era servito l’intervento dei sanitari, che dopo aver tentato di rianimarlo, lo avevano condotto d’urgenza all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania: il violentissimo impatto gli era stato fatale. Federico era molto noto per la sua professione di farmacista presso la comunità di Marina di Camerota che, con grande cordoglio, si era immediatamente stretta attorno alla famiglia in stato di choc.
Qualche giorno prima, il 29 giugno, un altro gravissimo incidente stradale, era avvenuto sull’autostrada Napoli-Canosa e aveva visto coinvolti un motociclista di 41 anni di Sant’Antimo e una coppia di anziani originari della zona di Trento. Lo scontro era costato la vita a Emanuele D’Agostino, questo il nome dell’uomo alla guida del motociclo, giunto all’ospedale Moscati di Avellino con un’emorragia cerebrale e diverse lesioni interne. I medici dell’azienda ospedaliera avevano deciso immediatamente di procedere con un intervento chirurgico, ma per il quarantunenne di Sant’Antimo non c’è stato nulla da fare.
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