Chi ha intenzione di comprare la sua prima casa nel corso del 2023, può ancora usufruire di una serie di agevolazioni fiscali, le quali variano a seconda di requisiti soggettivi, come l’età, e oggettivi, come il tipo di immobile. Per ottenere il bonus prima casa, è necessario vendere, entro 12 mesi, eventuali proprietà per le quali si è già usufruito della stessa agevolazione. Non sono ammesse le proprietà acquistate nello stesso comune e, inoltre, è obbligatorio risiedere nella città dove si trova l’abitazione da acquistare entro la fine del 2023.
L’agevolazione si applica a immobili che rientrano in specifiche categorie catastali, tra cui abitazioni di tipo: civile (A/2), economico (A/3), popolare (A/4), ultrapopolare (A/5), rurale (A/6), villini (A/7) e alloggi tipici dei luoghi (A/11). Sono incluse anche le pertinenze come magazzini (C/2), rimesse (C/6) e tettoie (C/7). Sono invece escluse dal bonus prima casa le abitazioni di tipo signorile (A/1), ville (A/8) e castelli o palazzi di interesse storico-artistico (A/9).
I vantaggi fiscali comprendono la riduzione dell’IVA dal 10 al 4% per chi acquista direttamente dall’impresa costruttrice e uno sconto del 2% sull’imposta di registro. Inoltre, c’è un credito di imposta per chi vende e riacquista la casa entro 12 mesi.
Con la dichiarazione dei redditi, è possibile ottenere ulteriori benefici come la detrazione del 19% fino a mille euro per le spese di intermediazione immobiliare e la detrazione degli interessi passivi sul mutuo. L’esenzione fiscale per l’imposta di registro, ipotecaria e catastale si applica agli acquirenti con un’età inferiore ai 36 anni al momento del rogito e un ISEE fino a 40mila euro.
Il bonus prima casa per i giovani prevede anche l’attribuzione di un credito d’imposta pari all’IVA pagata all’atto dell’acquisto e, nel caso di mutuo, la garanzia statale fino all’80% della quota capitale del prestito. Per mantenere il beneficio, l’acquirente che attualmente risiede altrove deve trasferire la residenza nel comune dove si trova la casa entro 18 mesi. Questo requisito non si applica se la casa si trova nel comune in cui l’acquirente svolge la propria attività, anche non remunerativa, o in cui ha sede l’attività del proprio datore di lavoro, o se l’acquirente fa parte del personale delle Forze Armate e di Polizia.
È importante sottolineare che l’Agenzia delle Entrate può revocare il bonus prima casa in caso di dichiarazioni false o se la residenza non viene trasferita entro 18 mesi dall’acquisto. In tal caso, l’acquirente sarà soggetto al pagamento di una sanzione del 30% sulle imposte e degli interessi di mora.