‘Na tazzulella ‘e cafè… cantava qualche anno fa Pino Daniele per raccontare al mondo intero cos’è per i napoletani quel momento speciale in cui tutto si ferma per potersi dedicare esclusivamente alla bevanda scura e intensa, nativa del Sudamerica ma diventata ormai simbolo partenopeo.
Un vero e proprio rito che parte dalla preparazione e dura fino all’ultimo sorso e anche oltre, quando si decide di sorseggiare anche l’ultima goccia rimasta nella tazzina. Da queste parti il caffè non si “beve”, ma “si prende”, quasi a simboleggiare il possesso o se vogliamo il rapporto fisico tra chi degusta e ciò viene degustato…
E il caffè per i partenopei è anche simbolo di amicizia, convivialità, compagnia: quando si vede un amico dopo tanto tempo gli si chiede di “prendere un caffè”, come per suggellare l’unione d’animo. Con un collega d’ufficio la pausa è sempre per il caffè. E un caffè non lo si potrebbe mai gustare con qualcuno che si detesta, anzi! Il peggior dispetto da fare è proprio quello di rovinare un caffè: mettere il sale al posto dello zucchero nella tazzina… un vero e proprio oltraggio.
Ma indipendentemente dalle oleografiche immagini che suscita, il caffè va gustato con al proprio fianco l’amico “speciale”, anche se non umano. Amici alati o a quattro zampe, fedeli compagni in qualunque momento della giornata, protagonisti di un contest sui social che tra gli obiettivi avrà quello di sostenere l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (l’Enpa).
Tutti potranno testimoniare il legame con il proprio animale da affezione, dando un contributo alla salvaguardia di quelli meno fortunati. Infatti ogni scatto contribuirà a donare una visita veterinaria a un trovatello accudito dai volontari