In un poster realizzato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli una sagoma di un giovane impugna una pistola e la punta simbolicamente contro uno specchio, contro l’immagine riflessa di sé stesso.
Chi impugna un coltello o una pistola deve sentire il peso schiacciante di un gesto sconsiderato, folle e impulsivo. Chi preme il grilletto o ferisce con un fendente inquina tante vite, anche la propria. “In molte occasioni abbiamo raccontato di giovanissimi fermati durante gli svariati controlli in città e provincia – spiegano i militari in una nota – Delle loro giustificazioni quando dalle loro tasche saltava fuori un tirapugni o una lama: “Serve per difendermi!”, “Mi serve per stare al sicuro”. Nulla di più sbagliato. Rispondere alla violenza con altra violenza innesca un girotondo del male, con un inizio ma senza mai una fine“.
I dati relativi ai primi dieci mesi dell’anno sono tanto chiari quanto allarmanti: in 10 mesi e mezzo sono state sequestrate 671 armi, più di 2 al giorno. 324 le persone arrestate o denunciate, 45 sono minorenni. Ecco perché nel poster realizzato dai militari di un giovane che impugna una pistola puntandola contro uno specchio, contro l’immagine riflessa di sé stesso e su tutto c’è una frase: “La prima vittima sei tu“.
La diffusione di questa immagine avverrà su larga scala, nelle scuole del territorio, nelle caserme, nei centri parrocchiali, nei teatri, nei cinema e in tutti i presìdi di legalità della provincia. L’iniziativa ha trovato l’appoggio della Procura di Napoli, del Tribunale per i minorenni, della Prefettura, della Curia napoletana e farà da apripista a tutta una serie di iniziative di sensibilizzazione promosse dai carabinieri di Napoli per “disarmare” i più giovani. Tra queste anche la realizzazione di una brochure destinata alle scolaresche nella quale sono elencati consigli e indicazioni preziose per non finire preda del richiamo delle armi.
“Quello delle armi tra i giovani è un tema che non abbandona mai l’agenda dei carabinieri – dichiara il generale Enrico Scandone, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli – l’attenzione è sempre alta e la stretta sinergia con Autorità Giudiziaria, Prefettura e con le altre forze di polizia genera sempre più consapevolezza sul problema. Con questo poster abbiamo voluto parlare la lingua delle immagini, per arrivare diretti ai ragazzi. E in questa immagine ho voluto che fosse latente quel senso di insicurezza che sollevano quelle mani armate. Una sagoma scura senza personalità che si scontra con un riflesso sfocato, con una lettura distorta di un gesto che porta solo guai. Abbiamo cercato di attribuire a quella figura un senso di insicurezza che si maschera di spavalderia. Vogliamo lanciare un messaggio chiaro ma spietato. Se premi il grilletto, se tiri una coltellata lo fai mirando prima a te stesso. La prima vittima sei tu che armi la tua mano.”

