Sono stati momenti di sconcerto e paura quelli avvenuti nella tarda mattinata di oggi, quando un incendio ha interessato il tetto del palazzo vescovile di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno. Poco prima delle 12, infatti, nel centro storico della cittadina cilentana, i passanti che in quel momento si trovavano in zona sono stati sorpresi da un’improvvisa coltre di fumo nero e da un pesante odore di bruciato. Solo poco dopo si sono accorti da dove provenivano: a bruciare era il tetto della sede della curia vescovile, situata in via Francesco Cammarota. L’ipotesi più plausibile, in un momento in cui si sta ancora indagando sulle effettive dinamiche dell’accaduto, sembrerebbe essere un corto circuito al quadro elettrico dei pannelli fotovoltaici presenti sulla sommità del seminario. Da qui dovrebbe essere scoppiato l’incendio che è poi divampato e ha interessato la parte superiore del palazzo vescovile, causando attimi di tensione tra gli abitanti della città e preoccupazione tra le istituzioni.
Immediatamente sono stati avvertiti gli uomini dei vigili del fuoco del distaccamento di Vallo della Lucania, distanti fortunatamente solo qualche metro dalla sede della curia. Il loro intervento si è rivelato tempestivo e provvidenziale: fiamme spente in pochissimo tempo e conseguenze peggiori evitate. Grazie a loro la situazione si è subito ridimensionata e in pochi minuti si è tornati alla normalità, dopo qualche ragionevole spavento. Particolarmente scosso il vescovo monsignor Ciro Miniero, presente durante tutte le operazioni di spegnimento dell’incendio. Sul posto sono arrivati anche i volontari della protezione civile e i carabinieri della locale stazione, i vigili urbani e gli operatori del 118. La struttura, chiaramente, è stata evacuata per permettere una più precisa e sicura manovra di spegnimento delle fiamme, ma al momento la situazione è sotto controllo.
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