Quattro persone sottoposte a misure cautelari, beni aziendali e quote sociali dell’azienda di vigilanza I pretoriani s.r.l. sequestrate: è il corposo bilancio della vasta operazione eseguita nelle province di Caserta, Napoli, Roma e Massa Carrara che ha visto il gruppo carabinieri di Aversa, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, lavorare in sinergia con i colleghi di altre stazioni sul territorio nazionale. Nel mirino dei militari un intreccio complesso, quello fra società di vigilanza privata e camorra, dal quale continuano a dipanarsi nuovi fronti d’indagine in tutto il Paese.
Destinatari delle misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Napoli sono stati Alessandro Barbieri, settantunenne amministratore unico della società I pretoriani, Antonio D’Abbronzo, Carlo Verdone ed Enrico Verso, quest’ultimo già detenuto in carcere per altri reati. Le accuse per i fermati riguardano, a vario titolo, il traffico di influenze illecite, il trasferimento fraudolento di valori e la rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, il tutto con l’aggravante del metodo mafioso. Le indagini degli inquirenti, supportate da attività istruttorie e di intercettazioni telefoniche, hanno fatto luce sulle attività illecite degli indagati, rei di aver conferito, nei fatti, il ruolo di socio occulto nella società a un esponente della fazione Bidognetti del clan dei Casalesi, permettendo al gruppo criminale di infiltrarsi nel settore e ottenere il controllo della vigilanza privata armata sul territorio campano.