Con l’approssimarsi della notte di Capodanno, aumentano i controlli delle forze dell’ordine per impedire che vengano introdotti in commercio fuochi d’artificio illegali e pericolosi. A Villaricca l’ultimo blitz. Sequestrati, da parte dei carabinieri, quasi due quintali di botti nei garage di un condominio,con due arresti e tre denunce, per un totale 170 chili di ordigni esplosivi e artifizi pirotecnici detenuti illegalmente in tre box auto.
È questo il bilancio dell’operazione portata a termine dai militari della stazione di Villaricca, nell’ambito di un servizio di contrasto all’uso e alla vendita di botti illegali disposto dal comando provinciale di Napoli. A finire in manette sono stati Fabio Esposito, 35enne di Villaricca, e Francesco Fioretti, 37enne di Qualiano, entrambi già noti alle forze dell’ordine.
Durante una perquisizione, i militari hanno rinvenuto ben 434 ordigni artigianali e 761 fuochi di “libera vendita”, illecitamente detenuti in tre box auto posti al di sotto di un condominio privato di Villaricca. Un vero e proprio arsenale, stoccato in tre piccoli locali sotterranei, composto da “rendini”, “cipolle”, “colpi di mortaio” e “batterie di fuochi”.
Tre le persone denunciate per aver concesso in uso, ai due arrestati, i locali come magazzino per il materiale esplodente. I cinque, inoltre, hanno dimostrato incoscienza e sciatteria nel nascondere in ambienti non adeguati un così pericoloso arsenale, la cui potenza avrebbe potuto mettere in serio pericolo la stabilità dell’intero condominio e provocare gravi danni alle persone.
Al termine dell’indagine, Esposito e Fioretti sono stati sottoposti ai domiciliari in attesa di giudizio. I fuochi sono stati campionati dai carabinieri del nucleo artificieri di Napoli e affidati ad una ditta specializzata per la distruzione. Nei giorni scorsi altri blitz dei carabinieri hanno portato agli arresti domiciliari Antonio Perna, pensionato 72enne di Ercolano, trovato in possesso 120 ordigni artigianali. Tra i “botti” illegali, i militati hanno sequestrato i cosiddetti “rendini”, una “cipolla” e 58 petardi molto pericolosi. Stessa sorte per Raffaele Junior Turboli, 29enne di Qualiano accusato di detenzione e fabbricazione illegale di materiale esplosivo e fabbricazione di materie esplodenti.
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