Un altro grave caso di violenza di genere, l’ennesimo, si è verificato a Giugliano in Campania, precisamente in località Varcaturo. Le grida echeggiavano per la strada, rivelatore di un’escalation di violenza. Un rumore secco e brutale accompagnato da minacce di morte e insulti orribili. Pugni e calci martellanti contro la porta del bagno di una casa a Varcaturo. Dietro quella porta, barricati e terrorizzati, una madre e suo figlio.
All’altro lato della porta, un ex marito convivente di 55 anni, cercava di sfondarla con forza. La donna, con la voce rotta dal pianto, era riuscita a chiamare il numero di emergenza 112. L’uomo l’aveva appena picchiata nuovamente, ancora una volta per futili motivi e alimentati dall’abuso di alcol. La vittima, che aveva già subito 5 ictus, era costretta a subire le reazioni violente e impulsive dell’uomo da cui si era separata da poco. I due figli, uno di 14 anni e l’altro disabile di 11, ne stavano pagando le conseguenze.
A seguito della segnalazione giunta al 112, la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli, ha disposto in tempo reale l’invio di una pattuglia della stazione di Varcaturo. Qualche minuto e i militari sono giunti nei pressi dell’abitazione indicata. L’uomo, è stato fermato mentre cercava ancora di colpire la porta con pugni. Poco prima, aveva abbattuto la porta della camera dell’altro figlio, quello disabile, trattandolo con violenza. Ora il 55enne è in custodia in attesa di un processo. La donna è stata prima curata e poi accompagnata in caserma, dove ha raccontato e denunciato le terribili circostanze che lei e i suoi figli avevano subito a causa del 55enne.
Per far fronte a questa terribile situazione il comando provinciale dell’Arma dei carabinieri di Napoli ha avviato una campagna di prevenzione per non lasciare sole le donne vittime di violenza, offrendo loro supporto e aiuto in caso di necessità e convincendole a denunciare i propri aguzzini prima che accada l’irreparabile. Lo scopo è quello di fornire una “via di salvezza” per tutte coloro che vengono oppresse e vessate da uomini violenti, ma che in realtà uomini non sono in quanto sono dei criminali. Il messaggio di informazione e di sensibilizzazione è stato così affidato alle donne dell’Arma per spiegare, soprattutto alle donne che vivono in situazioni familiari difficili o che hanno paura di uscire allo scoperto per vergogna o per il timore di vendette e ritorsioni, l’importanza di denunciare i propri carnefici per mettere la parola “fine” al loro incubo. Ricordiamo infine che il 112 è operativo sempre per emergenze e segnalazioni.