Una triste storia di tossicodipendenza e violenza familiare quella che giunge da Alvignano, piccolo Comune di neanche 5mila abitanti sito nell’Alto casertano, non lontano dal parco regionale del Matese. Al centro della vicenda S.J.P., 38 anni, residente in paese, il quale da anni tormentava con continue vessazioni fisiche e psicologiche la madre con cui conviveva, grazie alla denuncia della quale sono partite le indagini dei carabinieri culminate nell’arresto dell’uomo.
Violenza, ha raccontato la donna ai militari, che andava avanti almeno dal 2007. I soprusi avevano come unico scopo l’estorsione di somme di denaro, necessarie per l’acquisto delle dosi di droga da cui era, oramai, completamente dipendente. Temendo per la propria incolumità fisica, l’anziana signora si era vista costretta a rivolgersi a diversi centri antiviolenza e alla sede locale della Caritas, nella speranza di trovare una sistemazione lontana da quelle mura domestiche dove, anziché sentirsi protetta, rischiava quotidianamente di perdere la vita. Per il suo carnefice, il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto la misura della carcerazione preventiva.
I carabinieri del reparto territoriale di Mondragone hanno dato, poi, esecuzione a un’altra ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Luigi Abbate, con l’accusa di aver causato molteplici incendi dolosi sul territorio della provincia di Caserta. Il ragazzo, già condannato dal tribunale per i minorenni di Napoli per altri reati, era stato accolto in una comunità per scontare una pena alternativa alla carcerazione. Insofferente alla vita nella struttura, aveva più volte minacciato di dar fuoco agli operatori del centro, dal quale era riuscito ad allontanarsi dopo non molto tempo. La notizia di diverse auto incendiate, tutte nelle immediate vicinanze della sede della Comunità, hanno messo sulle sue tracce i militari che, con l’aiuto dei filmati di alcune telecamere a circuito chiuso, hanno incastrato il giovane, per il quale sono scattate le manette e il trasferimento presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
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