L’unità di crisi della protezione civile della Regione Campania ha comunicato che tra la notte scorsa e la giornata odierna sono stati esaminati 226 tamponi presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno. 33 di questi sono risultati positivi al virus del Covid-19. Come per tutti gli altri, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto superiore di Sanità. Attualmente il totale dei contagiati in Campania e di 180 persone. La suddivisione per province dà questi dati (riferiti solo fino alla mattinata di oggi): provincia di Napoli 100 contagiati (di cui 56 a Napoli, 16 all’Asl Napoli 2, 28 all’Asl Napoli 3); provincia Caserta 26 contagiati; provincia Salerno 17 contagiati; provincia Avellino 7 contagiati; provincia Benevento 2 contagiati. I campani residenti in altre province italiane ammalati sono 5.
Intanto, mentre il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca pensa ad ulteriori strette, è diventata ufficiale che il Coronavirus è una pandemia. L’Organizzazione mondiale della sanità, tramite il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha annunciato che “il Covid-19 può essere caratterizzato come una situazione pandemica”. La conferenza stampa si è tenuta Ginevra presso la sede dell’agenzia e Ghebreyesus non è stato tenero nell’affermare che “l’Oms ha valutato questa epidemia giorno dopo giorno e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità sia dai livelli allarmanti di inazione”.
“Non abbiamo mai visto una pandemia di un Coronavirus – ha proseguito il direttore generale dell’Oms – questa è la prima. Ma non abbiamo mai visto nemmeno una pandemia che può, allo stesso tempo, essere controllata”. Ghebreyesus ha poi diffuso i dati che hanno indotto l’organizzazione fondata nel 1946 ad annunciare lo stato pandemico. “Nelle ultime due settimane, il numero di casi al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero dei Paesi contagiati è triplicato. Ci sono più di 118.000 casi in 114 Paesi e 2191 persone sono decedute. In migliaia stanno lottando per la vita negli ospedali. Nei giorni e nelle settimane davanti a noi, ci aspettiamo un ulteriore aumento di casi, di decessi e di Paesi coinvolti”.
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