In serata sono arrivati, come ogni giorno, i numeri relativi ai nuovi tamponi positivi in Campania e a quelli effettuati in totale in giornata sul territorio regionale, comunicati dall’Unità di Crisi della Regione e resi noti, come di consueto, dallo stesso De Luca sulla sua pagina Facebook. Ecco, dunque, i dati odierni: all’ospedale Cotugno di Napoli sono stati esaminati 409 nuovi tamponi dei quali 55 risultati positivi; al Ruggi di Salerno esaminati 251 tamponi di cui 15 positivi; all’ospedale Sant’Anna di Caserta 27 tamponi e nessuno positivo; all’Asl di Caserta nei presidi di Aversa e Marcianise sono stati esaminati 124 tamponi di cui 6 positivi; all’ospedale Moscati di Avellino sono stati esaminati 44 tamponi di cui 1 positivo; all’ospedale San Paolo di Napoli sono stati esaminati 19 tamponi di cui 6 positivi; all’Azienda Universitaria Federico II esaminati 32 nuovi tamponi di cui nessun positivo; all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno 375 tamponi di cui 13 positivi; all’ospedale di Nola sono stati esaminati 43 tamponi con 3 positivi. I nuovi positivi di oggi sono 99 su 1.324 tamponi esaminati. Il totale complessivo dei positivi in Campania finora è di 3.769 su un totale complessivo di tamponi pari a 38.094.
Intanto, la crisi economica generata dall’epidemia di Covid-19 fa sentire i suoi primi effetti sull’economia campana mettendo letteralmente in ginocchio tutto l’indotto e i comparti produttivi legati al turismo, soprattutto a Napoli, nelle località costiere e nelle isole, azzerando completamente una delle principali fonti di reddito e di sviluppo dell’intera regione.
Secondo una prima stima raccolta dalle associazioni di categoria, questi giorni di chiusura forzata delle attività economiche e commerciali legate ai settori alberghiero e della ristorazione, avrebbero generato in Campania, per il solo periodo a cavallo tra marzo e aprile, una perdita economica pari a 890 milioni di euro. Si tratta di cifre da capogiro, se valutate in un arco temporale così breve, che offrono il quadro di una situazione economica senza precedenti. Perdite così alte nel settore non si stimavano dai tempi del secondo dopoguerra: le attività commerciali chiuse in seguito all’emergenza sono oltre 550mila, con conseguenze disastrose per tutti i commercianti e i lavoratori colpiti.
Le previsioni per la ripresa si dividono tuttavia tra ottimismo e preoccupazioni. Se da un lato le piattaforme di prenotazione dei viaggi on-line come Airbnb sperano in un rimbalzo economico sul finire dell’emergenza, albergatori e ristoratori fanno i conti in questo periodo con perdite che oscillano attorno al 90% del fatturato. La Regione Campania, dal canto suo, è venuta in parte incontro alle richieste del settore della ristorazione, predisponendo, entro la fine del mese di aprile, la riapertura delle attività ristorative per le sole consegne a domicilio, allentando così la presa rispetto alle misure fortemente restrittive adottate fino ad ora. Nel frattempo, per far fronte alle perdite del settore alberghiero, Palazzo Santa Lucia ha stanziato, sotto la pressione dei sindacati e delle associazioni di categoria, una prima tranche da 30 milioni di euro di aiuti per far fronte ad una prima emergenza che coinvolge 25mila lavoratori impiegati stagionalmente nel settore, privati di ogni fonte di reddito a causa del Covid-19.