Presso l’ospedale San Donato di Arezzo una donna, ricoverata presso il reparto di pneumologia, ha espresso il suo ultimo desiderio: rivedere il proprio cane prima di morire. Una richiesta che ha stupito medici e parenti e che con non poche difficoltà è poi stata accolta.
La caposala ha spiegato il motivo del “si” sottolineando quanto sia fondamentale avere a cuore anche l’aspetto psicologico oltre che fisico del paziente ed affermando: “Abbiamo voluto curare oltre alle patologie, anche l’aspetto emotivo della signora nel momento delicato del fine vita”.
La donna, totalmente cosciente delle proprie condizioni ha voluto trascorrere i suoi ultimi attimi di vita con il suo cane, chiaramente sottoposto a tutti i controlli necessari per rispettare le regole di igiene previste dalla struttura ospedaliera. Una vicenda che commuove e dimostra l’importanza del rapporto con i propri animali domestici in particolar modo i cani.
Non nuova è inoltre l’importanza della pet-therapy, difatti vi sono evidenze scientifiche dimostranti le potenzialità dell’impiego degli animali come strumento di cura, in particolare proprio negli ospedali e nelle case di riposo per anziani, ovvero strutture in cui le persone sono purtroppo separate dagli affetti. È inoltre noto che la sola presenza di un animale durante situazioni percepite come stressanti, proprio come quella vissuta dalla donna sopra citata, riduca ansia, pressione sanguigna e battito cardiaco. Il contatto fisico con un animale riduce i livelli di ormoni responsabili dello stress e, contemporaneamente, un aumento delle quantità di ormoni e determinanti emozioni positive.