Ancora un omicidio nel Vesuviano, questa vosta a Boscotrecase. La vittima è Gaetano Ariosto, un quarantottenne napoletano ucciso a colpi d’arma da fuoco nei pressi di via Rio, non lontano dallo stadio di rugby della città. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti erano circa le 15:30 quando Ariosto, già noto alle forze dell’ordine, si trovava lungo la strada, in una zona periferica della cittadina vesuviana, dove sarebbe stato raggiunto dai sicari i quali lo hanno freddato in un agguato senza scampo le cui modalità sarebbero tipiche della criminalità organizzata. La vittima avrebbe provato a scappare a piedi ma sarebbe stata colpita da un proiettile il quale si è rivelato comunque fatale. Su questo omicidio sono tuttora in corso le indagini e gli accertamenti da parte dei carabinieri di Torre Annunziata. Gli inquirenti non escluderebbero che possa trattarsi di un assassinio consumatosi nell’ambito di una gerra tra clan per l’egemonia nella zona.
A lanciare l’allarme su quanto accaduto questo pomeriggio a Boscotrecase è Vincenzo Cirillo, consigliere della Città metropolitana di Napoli e candidato nella lista Progresso e Legalità con Maresca. “Ci troviamo nel bel mezzo di una guerra di camorra della quale si parla colpevolmente troppo poco ma che conta sparatorie, morti e stese quotidiane”, afferma preoccupato Cirillo, che prosegue: “Oggi c’è stata una sparatoria, l’ennesima, in cui una persona è stata uccisa in pieno giorno nel Vesuviano. Stesso rituale si è ripetuto ieri sera a Casoria, nell’hinterland napoletano, dove a trovare la morte sotto i colpi dei killer è stato un trentaseienne con precedenti, mentre nell’area a nord di Napoli, da mesi, bombe e auto crivellate di colpi scandiscono una pericolosa guerra in atto tra le cosche criminali. È evidente – sottolinea il consigliere – che l’area metropolitana di Napoli è sotto attacco e i cittadini non possono più vivere in questo scenario di guerra tra bande. Le chiacchiere non bastano più, c’è la necessità che il Governo dia risposte urgenti e risolutive”, chiosa Cirillo.