Orta di Atella si mette in marcia per la pace contro la guerra
L'appuntamento per la manifestazione pacifista è fissato a lunedì 7 marzo alle ore 18:30 in piazza San Salvatore. Partecipano cittadini, associazioni e istituzioni
Si susseguono in queste ore, in tutta Italia, centinaia di iniziative, eventi e manifestazioni di solidarietà con il popolo ucraino, purtroppo vittima di una tanto assurda quanto ingiusta guerra. Numerosi sono infatti gli appuntamenti previsti nei prossimi giorni per ribadire la contrarietà di cittadini, associazioni, amministrazioni e autorità religiose al conflitto armato in Ucraina, affinché ci sia una deposizione immediata delle armi e l’avvio, il prima possibile, dei negoziati di pace. Sono tante, troppe, le persone innocenti e senza alcuna colpa che dallo scoppio del conflitto a oggi hanno perso tutto, persino la loro stessa vita sotto le fragorose esplosioni dei bombardamenti, per questo motivo è fondamentale mobilitare l’opinione pubblica e le istituzioni locali affinché ci sia una condanna unanime nei confronti di questa escalation bellica, e per affermare i valori e i principi, mai scontati e sempre attuali, della pace e della solidarietà tra popoli.
Ogni guerra provoca solo morte, dolore e devastazione. A pagarne le spese è sempre e solo il popolo, mentre i potenti della terra sono pronti a far imbracciare i fucili ai loro eserciti per mera sete di potere e di conquista. Si tratta di una logica criminale e disumana che va rifiutata, in quanto potrebbe trascinare tutti noi in un lungo conflitto mondiale che nessuno vuole, dagli esiti imprevedibili, dove non ci saranno né vinti né vincitori, sotto la minaccia delle armi nucleari, e dal quale ne usciremmo tutti sconfitti. I nostri nonni sapevano benissimo cosa significasse la guerra, le sue atrocità, il suo dolore, ed è per questo motivo che i Padri Costituenti, al termine della seconda guerra mondiale, per evitare che il nostro Paese piombasse in una nuova tragedia, incisero nella nostra Costituzione, a chiare lettere e con parole inequivocabili, l’articolo 11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Parole più che mai attuali, riprese recentemente anche da Papa Francesco durante le celebrazioni dell’Angelus. Dunque una politica di pace, di disarmo e di ripudio della guerra non sono solo parte integrante del nostro ordinamento, ma l’imperativo categorico della morale cristiana.
Delle atrocità e dell’orrore della guerra ne è ben a conoscenza il nostro territorio, che nel 1943, durante l’occupazione militare dell’Agro atellano da parte delle truppe tedesche, divenne il triste teatro dell’eccidio dei “Martiri atellani“: venticinque persone tra cui donne, anziani, ragazzi e uomini di fede persero la vita per mano della follia nazifascista. Se è vero che la storia ha qualcosa da insegnarci, allora la sua lezione è quella di non ripetere mai più gli errori del passato. La guerra è il più grande di questi errori, motivo per il quale va ripudiata e rifiutata sempre. Proprio nella città di Orta di Atella, che non ha mai dimenticato il dolore e le ferite del passato, lunedì 7 marzo si terrà una grande marcia per la pace organizzata dalle associazioni laiche e religiose del territorio, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, per ribadire la propria contrarietà a ogni forma di guerra e riaffermare i valori della Costituzione. Alla manifestazione prenderanno parte la scuola media Massimo Stanzione e il circolo didattico di Orta di Atella, le comunità pastorali della Chiesa di San Massimo e di San Michele Arcangelo di Casapozzano, l’Ordine francescano e le associazioni culturali e di volontariato della città.
L’appuntamento, per tutti coloro che vorranno partecipare a questa importantissima giornata di pace, è fissato alle 18:30 di lunedì 7 marzo in piazza San Salvatore. Da qui partirà un corteo che attraverserà, con i colori della pace e del popolo ucraino, le principali strade cittadine toccando via San Salvatore, via San Donato, via Chiesa, via Del Vecchio, via Garibaldi e via Massimo Stanzione. La marcia si concluderà così in viale Petrarca, nel piazzale antistante il Municipio. Dopo la marcia si terrà un flash-moborganizzato dai ragazzi dell’associazione Go! – Giovani ortesiassieme agli studenti delle scuole elementari e medie i quali prenderanno la parola per lanciare dei messaggi di pace e di speranza. Nel corso della manifestazione verrà issata la bandiera della pace sulla casa comunale per ribadire la contrarietà di Orta di Atella a ogni guerra rendendola “città di pace”. Al termine dell’evento, infine, si celebrerà una preghiera collettiva per esprimere cordoglio e vicinanza a tutte le vittime della guerra assieme alle principali autorità religiose della città.
Quello della solidarietà, inoltre, è un tema molto sentito in città, con diverse associazioni che hanno allestito nei locali di via San Salvatore 17 un punto di raccolta di beni di prima necessità da inviare al popolo ucraino colpito da questa indescrivibile tragedia, e a tutti i profughi, specialmente donne e bambini, che in queste ore stanno tentando disperatamente di scappare da un paese sotto assedio. La guerra, infatti, porta con sé una “tragedia nella tragedia”, quella della crisi umanitaria,con decine di migliaia di persone provenienti dai teatri di guerra in Europa orientale che hanno urgente bisogno del nostro aiuto. Si tratta di una situazione di fronte alla quale non possiamo girare la faccia dall’altra parte o far finta che non ci riguardi. Il grande cuore e la solidarietà da parte dei cittadini ortesi non sono mancati in questi giorni: presso il punto di raccolta, nel giro di poche ore, sono state recapitate decine di pacchi e di donazioni, a dimostrazione che c’è ancora una speranza e che l’amore verso il prossimo può salvare l’umanità.
Sulla manifestazione di lunedì è intervenuta anche l’assessora alla Cultura di Orta di Atella Marilena Belardo. “La cultura e la conoscenza sono gli unici veri strumenti efficaci per promuovere la pace, il rispetto e la fratellanza tra i popoli affinché ci sia un ripudio netto di ogni forma di violenza e di guerra”, afferma l’assessora, che prosegue: “Le desolanti immagini alle quali stiamo assistendo in questi giorni in televisione e sui social non riguardano solo le genti dell’Ucraina, così come non riguardano solamente le donne e gli uomini della Russia, anche loro vittime di un regime autoritario. Oltre ogni retorica, la guerra riguarda tutti noi. Per questo motivo – aggiunge – ci metteremo in marcia per lanciare un messaggio di pace e di solidarietà che da Orta di Atella travalichi l’Europa fino ad arrivare a Kiev, per portare la solidarietà del popolo ortese a chi oggi è in una condizione di grave difficoltà. Ribadiamo con voce ferma e chiara che siamo contrari a qualsiasi guerra, come sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione, sottolineando la nostra avversione a qualsiasi forma di violenza, di prevaricazione e di occupazione”, conclude l’assessora Belardo.
Il Comune di Orta di Atella, dal canto suo, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, si è detto pronto a offrire il proprio sostegno e la propria accoglienzaalle donne, ai bambini e a tutti i rifugiati che in questi giorni drammatici sono in fuga dalla guerra. A breve, infatti, la giunta ortese, su proposta del presidente del Consiglio comunale Antonio Carbisiero, provvederà all’adozione di un provvedimento ad hoc che garantisca la possibilità di offrire accoglienza e assistenza ai cittadini ucraini e ai profughi che stanno scappando dal proprio Paese d’origine. È questo ciò che ci rende davvero umani.
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