Alla luce dell’escalation criminale avvenuta nelle scorse settimane nella “tranquilla” cittadina di Frattaminore, scenario di una violenta faida di camorra che ha visto contrapporsi tra loro alcuni clan rivali dell’area nord di Napoli per l’egemonia nella zona, ma allo stesso tempo teatro di un’importante risposta da parte dei cittadini, delle associazioni e delle istituzioni del territorio che non si piegano di fronte alle intimidazioni e ai ricatti della criminalità, abbiamo deciso di fare il punto della situazione assieme a colui che meglio di tutti può spiegarci cosa sta accadendo: parliamo del primo cittadino frattaminorese Giuseppe Bencivenga.
Sindaco ci spieghi brevemente cos’è accaduto nei giorni scorsi a Frattaminore.
“Quello che si è verificato in città lo si è potuto apprendere dai notiziari e dalle pagine di cronaca dei quotidiani. Non è accettabile che nel cuore della città metropolitana di Napoli scoppi l’ennesima faida di camorra. Sono stati fatti esplodere ordigni, ci sono state azioni intimidatorie e stese, eventi tristi che hanno scandito le scorse settimane. Siamo di fronte a un incendio criminale che si è propagato in tutta l’area nord di Napoli, minando la serenità e la tranquillità della nostra cittadina. Queste dinamiche criminali minacciano l’incolumità della popolazione. L’amministrazione di Frattaminore condanna apertamente qualsiasi atto di violenza e di sopraffazione. Bisogna spegnere questo incendio criminale con ogni mezzo per questo l’allerta resta alta“.
Quali sono le azioni che avete intrapreso per denunciare questa situazione?
“Con il sit-in di venerdì in piazza San Maurizio a Frattaminore, assieme ai sindaci dell’area nord, a diversi parlamentari, alle associazioni attive sul territorio, alla Chiesa e ai cittadini abbiamo dimostrato in modo chiaro e inequivocabile da che parte stiamo. Noi siamo contro le bombe, contro la paura e contro il terrore generato dalle consorterie mafiose. Per combattere efficacemente la camorra nel nostro territorio abbiamo innanzitutto alzato la guardia contro le possibili infiltrazioni criminali che possono attecchire nel tessuto sociale ed economico delle nostre città. Le azioni che lo Stato sta intraprendendo in questi giorni sono innanzitutto di contrasto e di repressione del fenomeno criminale. C’è chiaramente bisogno anche di azioni che permettano di prosciugare le fonti economiche e sociali da cui la criminalità attinge per consentire il proprio sostentamento”.
Lunedì c’è stato un incontro con il Prefetto di Napoli: di cosa avete parlato?
“Ho avuto un importante colloquio con il Prefetto di Napoli Claudio Palomba per chiedere di alzare ulteriormente l’attenzione alla luce delle ultime deplorevoli azioni messe a segno dalla criminalità. L’incontro è stato molto proficuo e produttivo. Il Prefetto ha ascoltato con attenzione le nostre preoccupazioni, inoltre abbiamo discusso sulle iniziative da mettere in campo nei prossimi giorni. Le forze dell’ordine stanno svolgendo un lavoro encomiabile di controllo e di investigazione. Sono certo che le indagini daranno presto i frutti sperati permettendo alla magistratura di intervenire tempestivamente. Oltre all’incremento e al potenziamento dei pattugliamenti sul territorio stiamo valutando la possibilità di svolgere a Frattaminore la prossima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nel frattempo seguiamo con attenzione il lavoro degli inquirenti”.
Cosa sta facendo l’amministrazione di Frattaminore?
“Fino a oggi abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare nelle nostre possibilità e nell’ambito delle nostre competenze. La questione è stata gia affrontata in Prefettura e in Questura ed è ora giunta sul tavolo del ministero dell’Interno. L’amministrazione frattaminorese, dal canto suo, si è schierata fin dall’inizio dalla parte dei cittadini onesti e delle persone perbene e non potrebbe essere diversamente. Stiamo sostenendo con tutti i nostri sforzi le azioni che Stato sta compiendo per garantire la legalità, la sicurezza e un maggiore controllo del territorio. Sono attualmente in corso interventi specifici e mirati che permettano di garantire una maggiore tranquillità per i nostri concittadini. Solo in questo modo, attraverso la sinergia tra Stato e istituzioni locali, è possibile fermare l’escalation criminale”.
Alla luce di tutto questo che messaggio vuole lanciare alla cittadinanza?
“Ai miei concittadini dico di non avere paura e di non abbassare la testa. Le istituzioni sono e saranno sempre al loro fianco e non devono sentirsi abbandonati. In questo delicato momento per la nostra comunità dobbiamo stringerci e restare uniti contro questo male estraneo che viene da fuori paese, che poco e nulla ha a che vedere con la nostra città, e che minaccia il nostro vivere quotidiano. Frattaminore non è un paese di camorra o di criminalità. Siamo tutti impegnati in prima linea nel riaffermare la presenza dello Stato sul territorio. La risposta che bisogna dare è scritta nella nostra Costituzione e nel rispetto delle leggi. Lì dove si sono formati gli anticorpi della legalità la camorra non attecchisce. Inoltre confidiamo pienamente nel lavoro che stanno svolgendo la Magistratura e le forze dell’ordine”.
Nel frattempo il Comitato di liberazione dalla camorra, il quale riunisce i cittadini, le associazioni e le istituzioni del territorio contro il racket della malavita, ha reso noti i punti del proprio programma di intervento affinché si agisca in maniera efficace contro la criminalità. Tra le proposte avanzate dal comitato ci sono: il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine con più uomini e mezzi; l’installazione delle telecamere di videosorveglianza nelle zone considerate a rischio; la liberazione degli alloggi di edilizia popolare occupati da personalità legate ai sodalizi camorristici; il monitoraggio e lo smantellamento delle piazze utilizzate per lo spaccio degli stupefacenti e infine l’adozione nelle scuole e negli istituti del territorio di programmi e di progetti educativi incentrati sull’educazione civica e sulla diffusione della cultura della legalità.
Infine, dopo il successo del sit-in organizzato venerdì scorso in piazza, è stato deciso di indire una nuova manifestazione contro la camorra nella giornata di sabato 19 febbraio, sempre nella cittadina di Frattaminore. L’obiettivo, oltre che a mantenere alta l’attenzione mediatica sul problema, è quello di intraprendere una battaglia senza quartiere contro la criminalità e l’illegalità. I cittadini frattaminoresi non possono vivere nella paura e nel terrore di uscire di casa e di rimanere coinvolti senza alcuna colpa in qualche agguato di camorra. L’area a nord di Napoli è una bomba ad orologeria che può essere disinnescata soltanto attraverso un intervento massiccio e massivo da parte dello Stato che deve riaffermare la propria presenza sul territorio.
Segui già la pagina Facebook Il Crivello.it?