Oltre duecentocinquanta chili di prodotti alimentari non a norma, conservati o smerciati in condizioni tali da risultare pericolosi per la salute dei consumatori. È il bollettino della lunga giornata di sequestri che ha visto coinvolti, in diversi Comuni del napoletano, gli uomini comando provinciale dei carabinieri. Il primo controllo è avvenuto a Caivano: i militari, coadiuvati dai Nas, hanno intercettato l’autista di un furgone nell’atto di trasportare grossi quantitativi di pane privo di qualsiasi indicazione di tracciabilità. Individuato il luogo di provenienza della merce è scattata immediatamente l’ispezione, che ha permesso di constatare come le forme di pane fossero preparate e, successivamente, messe in vendita in locali ben al di sotto degli standard igienici previsti dalla legge e senza alcuna etichetta che ne chiarificasse la provenienza o la filiera produttiva. Ben centoventi chili di prodotti sono stati requisiti, mentre per il titolare dell’attività è scattata una multa di circa millecinquecento euro.
Copione quasi analogo in un panificio del comune di Afragola che, oltre ad esporre alimenti privi di etichettatura, è risultato gestito da due persone assunte senza regolare contratto di lavoro. Il proprietario del negozio è stato sanzionato, anch’egli, per millecinquecento euro e oltre trentuno chili di pane sono stati sequestrati. A Giugliano, invece, i carabinieri della stazione di Qualiano hanno multato e denunciato un sessantasettenne del luogo, il quale aveva creato un vero e proprio panificio abusivo, con tanto di forni a legna e un’impastatrice industriale, all’interno della propria abitazione. Per l’anziano padrone di casa, reo tra le altre cose di emissioni incontrollate di fumi nell’atmosfera e scarichi illegali nella fogna comunale, la somma da pagare sarà di seimila euro.
Sempre per panificazione e vendita abusiva, la denuncia è scattata anche per due persone residenti, rispettivamente a Soccavo e Pianura. Al primo, gli uomini della compagnia di Bagnoli hanno sequestrato dieci chili di pane, che il sessantaduenne era intento a vendere su una bancarella abusiva in viale Traiano. Il secondo, cinquantanove anni, è stato pizzicato in via Montagna Spaccata a smerciare quattordici chili di prodotti da forno di provenienza ignota. Sempre in via Montagna Spaccata, a pochi metri di distanza, i militari hanno denunciato anche un cinquantatreenne, già noto alle forze dell’ordine, intento a vendere carciofi già cotti senza autorizzazione. Duecentocinquanta i pezzi sequestrati.
Due ulteriori sanzioni sono scattate, a San Giovanni a Teduccio, per un uomo ed una donna di quarantaquattro e quarantacinque anni, colti a vendere forme di pane, rispettivamente, nella propria autovettura e con una piccola bancarella abusiva. Ai due sono stati sequestrati oltre trenta chili di prodotti alimentati. Carciofi venduti abusivamente anche a Ponticelli, dove un quarantaduenne cuoceva e vendeva indisturbatamente gli ortaggi davanti alla propria abitazione, e in viale della Villa Romana a Barra: un’intera famiglia aveva qui messo su un chiosco completamente abusivo, corredato di griglia per la cottura ed espositori per la merce, risultata in pessimo stato di conservazione.
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