Antonietta Delli Santi non ce l’ha fatta: dopo due mesi di agonia passati in un letto d’ospedale del reparto di terapia intensiva del Policlinico Federico II di Napoli la giovane madre di appena 26 anni originaria del Cilento è deceduta nella giornata di ieri a causa delle complicazioni respiratorie provocate dal virus del Sars-Cov-2. La ragazza, incinta fino a quest’estate, era stata contagiata dal Covid-19 nel corso della sua gravidanza. Per questo motivo la donna era stata ricoverata nel periodo di Ferragosto all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania dove diede prematuramente alla luce la piccola Sharon. Tuttavia le condizioni della neonata apparvero subito gravi e fu necessario il suo trasferimento presso il reparto di terapia intensiva neonatale del Nuovo Policlinico. Purtroppo però la corsa contro il tempo dei medici non riuscì a scongiurare il dramma e il 9 settembre il cuoricino della piccola smise di battere.
Antonietta aveva scoperto di essere positiva al Covid-19 nel mese di agosto, nel corso della ventiquattresima settimana di gestazione. Tuttavia, la ventiseienne in gravidanza, preoccupata dalle eventuali complicazioni che avrebbe potuto causare il vaccino, preferì non farsi somministrare alcuna dose. Scelta che si sarebbe invece rivelata pericolosa, se non addirittura fatale sia per lei che per la figlia. Le condizioni di salute della donna, infatti, precipitarono rapidamente, costringendo i medici al parto prematuro poi culminato in tragedia. Dopo due mesi di ricovero in terapia intensiva, ad ottobre, la giovane madre si era finalmente negativizzata, tuttavia il virus le aveva letteralmente devastato i polmoni. Ieri sera, purtroppo, è arrivata la notizia che non avremmo voluto mai sentire: Antonietta non ce l’ha fatta, i danni causati dal virus erano ormai irreversibili e la sua sopravvivenza ormai compromessa.
La giovane donna, di ventisei anni d’età, era nata a Montano Antilia, piccolo centro abitato situato nel cuore del Cilento. Da qualche anno si era trasferita ad Ascea dove, insieme al compagno con il quale aveva avuto un altro bambino, gestiva una pizzeria molto famosa in città. La ventiseienne era molto conosciuta sia nel suo paese d’origine che in quello d’adozione, soprattutto per la sua dolcezza e la sua disponibilità mostrata con tutti, sempre pronta ad aiutare il prossimo. In entrambe le città c’era apprensione per le sue condizioni di salute, e si sperava che le cose potessero migliorare, ma così non è stato. Antonietta lascia così suo marito e suo figlio piccolo mentre due comunità si stringono in lutto attorno alla doppia tragedia che ha colpito la sua famiglia. Ancora nella giornata di ieri un giovane padre di famiglia originario di Frattaminore, di appena trentanove anni, è stato stroncato anch’egli dal virus. Ciò dimostra come il pericolo pandemico, nel pieno della quarta ondata, non sia stato affatto scongiurato.
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