Arrestato ad Arienzo, nel Casertano, dai carabinieri della compagnia di Maddaloni, un ventisettenne di origine nigeriana, ospite di una Onlus locale. L.F.A. è stato colto in flagranza di reato e dovrà rispondere di violenza privata, danneggiamento, lesioni personali e detenzione di oggetti atti ad offendere. Verrà giudicato con rito per direttissima.
Ad allertare i militari è stata una richiesta di aiuto effettuata al 112, che ha cosi permesso ai carabinieri di recarsi sul posto. Una volta arrivati, i militari hanno notato che il ventisettenne, senza alcun motivo, aveva danneggiato le porte e i suppellettili della citata struttura e aveva scagliato una sedia all’indirizzo di un operatore della cooperativa, procurandogli delle lesioni. Inoltre, al loro arrivo, le forze dell’ordine hanno trovato l’uomo che, armato di mazza in ferro tipo baseball e con dei chiodi all’estremità, ancora minacciava il citato operatore impedendogli l’accesso alla struttura. La vittima è stata medicata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Marcianise con prognosi di tre giorni, salvo complicazioni. Anche l’uomo, oltretutto, è stato medicato a seguito di tagli alla mano sinistra che si è provocato durante il danneggiamento della struttura.
Sempre ad Arienzo, lo scorso maggio, un ventisettenne è stato arrestato dai carabinieri della stazione locale perché picchiava i genitori, cercando così di estorcere denaro per acquistare la droga. I militari, infatti, hanno arrestato in flagranza di reato il ragazzo che, da tempo, stava facendo vivere nel terrore i propri genitori, aggredendoli di continuo con violenza per estorcere loro il denaro col quale procurarsi la droga. Anche qui, come nel caso dell’Onlus, è stata una telefonata al 112 ad allertare le forze dell’ordine. All’interno della casa erano evidenti i segni delle violenze, con molte suppellettili frantumate e sparse sul pavimento. I carabinieri hanno tratto in arresto il giovane tossicodipendente, contestandogli i reati di maltrattamenti in famiglia, tentata estorsione, lesioni e danneggiamento, per poi condurlo da Arienzo presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
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