Il rammarico per il defenestramento di Nico Carpentiero, “autentico garante tecnico della primavera di verità promessa”, e un appello “a quella parte bella della città, che un anno fa ha creduto nella possibilità di farla risorgere” di “fare ancora un passo avanti” per rendersi “disponibile a entrare nelle questioni vive della città con generosità e disinteresse”. Le frasi sono nella nota firmata dai consiglieri comunali di maggioranza Luisa Diana Motti, Paolo Santulli, Imma dello Iacono, Eugenia D’Angelo e Francesco Forleo, all’indomani della decisione del sindaco Alfonso Golia di fare a meno del commercialista come assessore al Bilancio, cui è seguita la risposta di Carpentiero e la conseguente replica del primo cittadino con l’intervista rilasciata in esclusiva a Il Crivello.
Nel documento i cinque consiglieri comunali parlano di un Carpentiero “giustiziato” perché “non era compatibile con la perpetuazione dell’ordine amministrativo costituito, quello che, nel tempo, ha fatto scivolare Aversa in una condizione finanziaria disastrosa, celata attraverso omissioni e artifici contabili. Perché quest’appiattimento sulla parte dominante dell’apparato?”, si chiedono i cinque, rivolgendosi al sindaco e lanciando un primo attacco a chi ha tenuto e tiene ancora ben strette le redini della macchina amministrativa. “Se chi ha in mano le carte da decenni e ‘l’esclusiva’ della competenza si mette di traverso, può impantanare l’azione amministrativa di chiunque, lasciando al palo l’eletto dal popolo, che rischierà di trovarsi contro lo stesso popolo che l’ha eletto. Per non soggiacere a questa pressione, bisogna avere determinazione, competenza, grande spirito di sacrificio. L’assessore Carpentiero ha dato prova di queste qualità”.