Ad Aversa è finito l’incubo della madre e del fratello di P. L., di 37 anni, grazie a un’ordinanza eseguita dalla polizia di Stato di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare emessa dal Tribunale di Napoli Nord. La misura, eseguita dagli agenti del commissariato di Aversa, è nata dalle continue vessazioni dell’uomo nei confronti delle due vittime, attuate negli ultimi mesi. I comportamenti dell’uomo sono diventati sempre più gravi, poiché era solito chiedere con una certa insistenza del denaro per poter acquistare sostanze stupefacenti, richieste seguite da minacce di morte e violenze.
Emblematico è stato un episodio accaduto nel mese di luglio, dove il trentasettenne aveva tentato di colpire il fratello con una mazza da baseball, fortunatamente senza riuscirci, poiché la vittima era riuscita a scappare velocemente, trovando rifugio a casa di un suo amico. Ogni piccolo particolare faceva scattare la scintilla che provocava la sua incontenibile rabbia, come, ad esempio, poteva essere la maglietta non stirata dalla madre: il trentasettenne, infatti, in più di un’occasione, aveva minacciato la donna con un coltello da cucina perché non aveva provveduto a tale compito. La madre, esasperata, ha così richiesto l’aiuto della polizia che, intervenendo immediatamente, ha sedato la lite in corso.
Recentemente, la polizia di Stato aveva tratto in arresto N. C., ancora minorenne, per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della madre. Durante il pomeriggio di diversi giorni fa, i poliziotti della squadra volante del commissariato di Aversa erano intervenuti a casa della donna che poco prima aveva contattato il 113 riferendo di essere stata aggredita, per l’ennesima volta, da suo figlio e di temere per la sua incolumità. La lite era scaturita da futili motivi poco prima dell’ora di cena: mentre la madre stava preparando da mangiare il figlio aveva preteso di ordinare una pizza da asporto ma, al suo rifiuto, aveva cominciato a offenderla e a minacciarla.

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