La banda del buco colpisce ancora, questa volta in pieno centro a Napoli. A farne le spese un supermercato situato nei pressi di piazza Cavour, ma non è l’unico ad aver ricevuto la visita dei malviventi: per entrare nel negozio i ladri hanno attraversato l’adiacente chiesa di Santa Maria delle Grazie oltre ai condotti fognari della zona. Sul luogo del furto sono giunti stamattina i carabinieri della stazione di San Giuseppe, coadiuvati dagli uomini del nucleo investigazioni scientifiche di Napoli. Gli accertamenti effettuati sul posto hanno permesso agli investigatori di ricostruire il modus operandi messo in atto dalla banda di ladri.
I fatti sarebbero accaduti nella tarda notte di ieri quando un gruppo criminale composto da diversi membri si è prima intrufolato nelle condotte fognarie di piazza Cavour per poi sbucare all’interno del tempio cristiano adiacente all’obiettivo. Qui i ladri hanno praticato un grosso foro nell’antico pavimento per permettere la fuga con la refurtiva. La banda ha poi effettuato un altro buco nel muro che separa la chiesa dal supermercato con l’ausilio di diversi mezzi da lavoro. Una volta dentro l’attività commerciale, i furfanti si sono impadroniti della cassaforte, portandola via attraverso i cunicoli scavati e le reti fognarie sottostanti. Un piano criminale perfetto che ha permesso ai ladri di mettere a segno il colpo senza correre particolari rischi.
Gli inquirenti sono tutt’ora impegnati nella ricerca di eventuali tracce o prove lasciate dalla banda lungo il tragitto della fuga, nel mentre sono stati scandagliati tutti i possibili accessi sotterranei all’area. Sono in corso anche ulteriori accertamenti per quantificare il valore della refurtiva e i danni causati dall’operazione di scavo condotta dai malviventi all’interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Per ora, fortunatamente, non si registrano furti avvenuti all’interno del tempio monumentale risalente all’Ottocento e che al suo interno custodisce alcuni oggetti sacri di grande valore risalenti a epoche storiche passate, tra questi alcune acquasantiere del Quattrocento attribuite alla bottega dello scultore toscano Tino da Camaino. Un colpo analogo fu compiuto mesi fa a Caserta dove la banda del buco mise a segno, nel giro di poche settimane, due rapine negli uffici postali del capoluogo sottraendo quasi 250mila euro dalle rispettive cassaforti.
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