I benzinai si avviano dunque alla chiusura degli impianti per protestare contro l’introduzione del cartello del prezzo medio, come ulteriore obbligo. La serrata, da domani, martedì 24 gennaio alle 19 di giovedì 26.
A ricordarlo le organizzazioni Faib, Fegi ca e Figisc-Anisa in una nota rilevando che “il governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di ‘trasparenza’ e ‘zone d’ombra’ solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono“.

Il presidente del consiglio Giorgia Meloni in merito alla serrata dei benzinai ha dichiarato. “Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai. Pubblicare il prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro. Nessuno vuole colpire la categoria ma è necessario fare ordine“.
Lo sciopero, quello annunciato dalle associazioni di categoria, bloccherà anche i rifornimenti self service. Rimarranno aperte solo alcune stazioni di servizio, scelte su base provinciale, in modo da poter garantire i servizi minimi. I dettagli sono disciplinati dalla regolamentazione del settore. In particolare, è previsto che nelle aree urbane ed extraurbane sia assicurato il servizio di un numero di impianti pari al 50% di quelli previsti nei giorni festivi, lasciando il compito alle singole prefetture di individuare quelli che saranno in servizio.

Diverso il caso delle autostrade. In questo caso l’inviduazione spetta alle Regioni: deve essere garantito un distributore attivo ogni 100 chilometri. La scelta viene fatta direttamente dagli enti, in base alle fasce di turnazione previste per i periodi festivi: all’interno di ogni fascia viene indicata all’operatore la necessità di erogare il carburante. Paolo Uniti, segretario Figisc Confcommercio, rassicura: “Non c’è il rischio di rimanere senza benzina, non è nostra intenzione certo arrecare danni agli utenti. Con i servizi minimi garantiti e considerando l’aumento delle erogazioni medie di carburanti che stiamo registrando in questi giorni, visto che i veicoli attuali sono molto più efficienti, il pericolo di restare a secco non esiste“.
Nel dettaglio le date e gli orari dello stop
Gli impianti di rifornimento carburanti, compresi i self service, rimarranno chiusi per 48 ore consecutive, dalle 19:00 del 24 alle 19:00 del 26 gennaio sulla rete ordinaria e dalle 22:00 del 24 alle 22:00 del 26 gennaio sulla viabilità autostradale.
