Nonostante i divieti imposti in diversi comuni, contro l’utilizzo dei botti di Capodanno, è di 16 feriti il bilancio, al momento, solo tra Napoli e provincia: di questi cinque sono minori. La maggior parte dei feriti, 13, è concentrata nella città di Napoli. In provincia i ferimenti si sono verificati a Frattamaggiore, per un maggiorenne ed un minorenne, e a Pozzuoli dove per la ferita alla mano di un minorenne la prognosi è di trenta giorni.

Un primo ferito, un 16enne di Caivano, su cui indagano i carabinieri, sarebbe stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al volto. Il minorenne ha riportato due fori: uno all’altezza della mascella destra e l’altro alla mascella sinistra e per questo motivo si sospetta possa trattarsi di una ferita d’arma da fuoco con entrata e uscita. Il16enne sta bene ed è già stato dimesso con una prognosi di 10 giorni. C’è poi chi ha perso un dito della mano per aver raccolto un botto in strada. Mentre un ragazzino, sempre a Napoli, era a bordo di un’auto quando lo scoppio di un grosso petardo sotto il veicolo ha fatto esplodere l’airbag che lo ha colpito in pieno volto: è stato ricoverato per un grave trauma oculare.
Nel Casertano, precisamente a San Tammaro (Caserta) un ventiduenne ha perso due dita della mano destra nell’esplosione di un fuoco d’artificio. Il giovane è giunto nell’ospedale della città campana, dove gli sono state amputate due dita della mano destra, ed è poi stato trasferito all’ospedale Pellegrini di Napoli per una lesione all’occhio destro. Non è comunque in pericolo di vita.
E poi c’è il bilancio degli interventi dei Vigili del fuoco: in tutta Italia sono stati 646, in leggero aumento (+15,7%) rispetto ai 558 dello scorso anno. Molti interventi hanno riguardato roghi di cassonetti e di auto parcheggiate in strada. Il numero maggiore di interventi (96) in Emilia Romagna. A seguire, Puglia 75, Veneto e Trentino Alto Adige 71, Campania 57, Lazio 52, Piemonte 50, Lombardia 47, Liguria 45, Toscana 45, Sicilia 31, Sardegna 26, Friuli Venezia Giulia 16, Marche 13, Molise 7, Abruzzo 6, Umbria 5, Calabria 4. Nessun intervento in Basilicata.
