L’orrore dietro al cadavere carbonizzato scoperto dagli inquirenti si è finalmente chiarito. Sarebbe Pietro Caprio, insegnante di educazione fisica in un istituto scolastico di Minturno (Latina), l’uomo trovato morto carbonizzato, nella mattinata di ieri, sabato 4 novembre, in un’auto data alle fiamme in via Pietre bianche, a Baia Domizia, località balneare del comune di Cellole. A trovare il cadavere e dare l’allarme è stato un passante,
Le indagini eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, con il supporto della sezione rilievi del Nucleo Investigativo di Caserta, da una prima ricostruzione hanno rivelato che la vittima fosse già deceduta prima che l’auto fosse incendiata. Secondo quanto emerso, non si hanno più notizie di Pietro da venerdì sera, anche se non era stata presentata alcuna denuncia di persona scomparsa alle forze dell’ordine. L’uomo, viveva solo, la sua abitazione si trova nel centro di Cellole: al primo piano abita la mamma, 84 anni, al secondo lui e al terzo la moglie, dalla quale Pietro si era separato.
Il docente la sera della sua scomparsa aveva un appuntamento in un luogo isolato, accanto a un campeggio, da qui partono le indagini degli investigatori. Intanto è stata disposta l’autopsia che sarà effettuata all’istituto di medicina legale dell’ospedale di Caserta. I carabinieri hanno sequestrato anche l’auto in cui è stato trovato il corpo.