Quelle che vi stiamo per raccontare sono scene difficili da commentare e che farebbero orrore e ribrezzo a qualsiasi persona dotata di coscienza e di senso civico. In queste ore un video di una violenza inaudita è praticamente diventato virale sui social network e nelle chat di messaggistica istantanea, in particolare su TikTok e su Telegram. All’interno di questo squallido video, molto probabilmente girato per le strade di Caivano, grossa cittadina della provincia settentrionale di Napoli, si vede in maniera molto chiara ed evidente una ragazza che urla disperata, stesa in lacrime sull’asfalto, mentre viene brutalmente aggredita e massacrata di botte da un’altra ragazza, sua coetanea.
Mentre la giovane vittima implora la sua aguzzina e si dispera affinché venga lasciata in pace, l’aggreditrice, al contrario, si accanisce su di lei con una violenza inaudita, prima sferrandole schiaffi, calci e sputi, poi afferrandola e trascinandola per i capelli lungo la strada. A un certo punto, la donna, in preda a un raptus di follia, estrae un grosso paio di forbici dalla tasca dei pantaloni, minacciando la malcapitata di ammazzarla. La povera ragazza, a quel punto, nonostante il tentativo di divincolarsi per evitare il peggio, viene afferrata per la testa mentre l’aggreditrice, forbici alla mano, inizia a tagliarle e strapparle intere ciocche di capelli i quali ricadono copiosi sull’asfalto tra le lacrime e il terrore della malcapitata. Il tutto si sarebbe consumato mentre una terza ragazza riprendeva queste terribili scene di violenza gratuita con il proprio smartphone, per poi condividere e pubblicare il video in chat e sui social. Sul filmato sono attualmete in corso le verifiche da parte degli inquirenti per risalire al device con il quale è stato girato e identificare le protagoniste di questa vile e barbara aggressione.
Quanto descritto non è che uno dei tanti video di risse, di aggressioni e di atti vandalici che si consumano ogni giorno a Napoli e in provincia. Si tratta spesso di riprese amatoriali girate con i propri smartphone che finiscono per diventare virali sui social e che hanno per protagonisti quasi sempre ragazzi giovani. L’ultimo caso di questo tipo, forse quello più vomitevole e disgustoso, si è verificato la scorsa settimana a Pianura, nella periferia occidentale di Napoli, dove una gang giovani scalmanati si è fatta riprendere mentre si accaniva contro un aziano, sollevandolo da terra e gettandolo in un bidone della spazzatura. Anche il quel caso fu ripresa tutta la scena con la vittima che cercava di barcamenarsi, disperata, tra il fetore e il sudiciume dei rifiuti. Il video, tra le risate di scherno degli autori del folle gesto, venne poi pubblicato sui social come una sorta di “trofeo”, tra i commenti compiaciuti della fanbase virtuale. Sul gesto deplorevole sono tuttora in corso le indagini da parte dei carabinieri per indentificare i resposanbili. Una domanda però sorge spontanea: due anni di pandemia e lo spettro imminente di una guerra mondiale non avrebbero dovuto rendere l’umanità “migliore”? La risposta è sotto i nostri occhi.
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