Con un decreto appena firmato dalla ministra Cristina Messa è stata rivista la composizione dei test d’ingresso per gli aspiranti medici, già a partire da quest’autunno. Le prove conterranno sempre 60 quesiti ma meno domande di cultura generale e ragionamento logico a vantaggio dei quesiti di biologia, chimica, fisica e matematica.
Nel dettaglio la prova, per la quale gli studenti hanno cento minuti di tempo, conterrà 4 quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; 5 quesiti di ragionamento logico e problemi; 23 quesiti di biologia; 15 di chimica; 13 di fisica e matematica.
Confermate le date delle selezioni che seguiranno il seguente calendario:
- martedì 6 settembre medicina e odontoiatria in lingua italiana;
- giovedì 8 settembre veterinaria;
- martedì 13 settembre medicina e odontoiatria in lingua inglese;
- giovedì 15 settembre professioni sanitarie.
Non cambiano invece le regole per l’attribuzione del punteggio. Si può arrivare al massimo a 90 punti, tenendo conto dei seguenti criteri:
- 1,5 punti per ogni risposta esatta;
- meno 0,4 punti per ogni risposta errata;
- e zero punti per ogni risposta omessa.
Ancora non si conosce l’entità delle disponibilità per il 2022. Ma la ministra Messa ha garantito più volte che non si scenderà sotto ai 14.500 dell’anno scorso.
Come già anticipavamo nel sottotitolo dell’articolo, le novità maggiori arriveranno dal 2023/24. Si ricorrerà infatti al test del tipo “Tolc – Test Online Cisia”, in base ad alcuni criteri direttivi:
- I quiz saranno ripetibili, cioè potranno essere svolti dai candidati a partire dal penultimo anno della scuola secondaria superiore (o anche chi ha già ottenuto il diploma) e per 2 volte l’anno;
- I test potranno essere svolti in anticipo rispetto alle modalità attualmente adottate e il candidato potrà utilizzare i punteggi ottenuti, nell’arco del biennio, al fine di partecipare al concorso di ammissione al corso di laurea di interesse;
- Andranno pubblicizzate le specifiche giornate in cui i test potranno essere svolti e andranno utilizzate postazioni informatiche dedicate, nel rispetto dell’autonomia organizzativa delle sedi universitarie.
