Si allarga la platea di coloro che potranno beneficiare della definizione agevolata. Lo prevedono due emendamenti di Lega e Fratelli d’Italia al Decreto bollette, che estendono la possibilità di accedere alle procedure anche per i debiti non riscossi dall’Agenzia delle Entrate. Il dl, con le modifiche apportate, approderà in Aula alla Camera il 17 maggio per l’avvio della discussione generale.

Le novità
Lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro e la rottamazione quater varranno anche per comuni, regioni e province che riscuotono in proprio tasse e multe. Lo scopo è eliminare la disparità di trattamento tra comuni che hanno affidato la riscossione delle proprie entrate all’Agenzia delle entrate ed enti che invece le riscuotono direttamente o hanno scelto un concessionario diverso.
Al momento, sia la rottamazione sia la cancellazione automatica dei debiti fino a mille euro sono possibili solo per i debiti recapitati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Come spiega Il Sole 24 Ore, la procedura per i nuovi beneficiari sarà diversa. Saranno gli stessi Comuni a dover fissare le modalità della definizione agevolata, il numero di rate e i termini per la presentazione dell’istanza tramite delibera. Nella delibera comuni e regioni dovranno indicare anche la data entro cui comunicheranno al cittadino le somme dovute per la rottamazione, il valore delle singole rate e le relative scadenze.
Inoltre, gli emendamenti prevedono anche che la rottamazione quater venga estesa a tutti i carichi affidati alla riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli per i quali è prevista una rateizzazione o una sospensione o per quei debiti per i quali era già prevista una definizione agevolata anche se decaduta per il mancato, tardivo o insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento.
La proroga
Intanto la scadenza per la presentazione delle domande per la Rottamazione quater delle cartelle esattoriali, che era prevista per il 2 maggio, è slittata al 30 giugno 2023. La comunicazione, da parte dell’agente della riscossione, delle somme dovute potrà avvenire entro il 30 settembre 2023 e non più entro il 30 giugno. Slitta dal 31 luglio al 31 ottobre 2023 anche la data alla quale le dilazioni sospese saranno automaticamente revocate.
