Pericolo sventato, ieri a Caserta, in occasione dei festeggiamenti della vittoria dell’Italia sull’Inghilterra nella finale degli Europei di calcio: era all’incirca mezzanotte quando un ventisettenne casertano con evidenti problemi di tipo socio-relazionale, già sottoposto alla misura di affidamento ai servizi sociali, è sceso in via dell’Unità Italiana minacciando di farsi esplodere con un ordigno artigianale. Il giovane aveva infatti realizzato una vera e propria cintura esplosiva con alcuni fuochi pirotecnici che aveva legato al suo stesso addome con del nastro adesivo. Arrivato a piedi nei pressi di un distributore di carburanti situato in viale Beneduce ha iniziato a urlare minacciando di darsi fuoco e di far esplodere tutto.
Sul luogo, in seguito alla segnalazione della centrale operativa, sono arrivati immediatamente gli artificieri dei vigili del fuoco e un negoziatore del reparto investigativo dell’Arma dei carabinieri. A quel punto è iniziata la difficile contrattazione con il potenziale “kamikaze” per farlo desistere dal compiere l’estremo gesto: il ragazzo versava in una condizione psicologica alterata e in stato confusionale. Al termine della conversazione il negoziatore è riuscito a convincere il giovane che non era quello né il modo né il luogo per farla finita, visto che stava mettendo repentaglio l’incolumità di centinaia di persone che di lì a poco avrebbero invaso le strade per festeggiare la vittoria della Nazionale. Il ventisettenne, così, ha iniziato a ragionare con lucidità e a riprendere contatto con la realtà, staccando la cintura esplosiva legata in vita e appoggiandola a terra. Dopo essersi disfatto dell’ordigno artigianale si è allontanato velocemente dal posto.

Dopo pochi minuti il giovane attentatore è stato rintracciato da una pattuglia della compagnia radiomobile di Caserta: fermato dai carabinieri ha iniziato a dimenarsi e a opporre resistenza, poi una volta bloccato e reso inoffensivo, è stato trasportato con l’ausilio di un’ambulanza del 118 presso l’ospedale Giuseppe Moscati di Aversa. In seguito agli esami tossicologici e ai controlli effettuati dai sanitari del nosocomio aversano, il giovane è risultato positivo all’uso di sostanze stupefacenti, in particolare ai cannabinoidi. Il ventisettenne è stato di conseguenza deferito in stato di libertà per detenzione e porto illegale di materiale esplosivo oltre che per resistenza a pubblico ufficiale.
L’ordigno di fabbricazione artigianale indossato dal giovane è stato invece posto sotto sequestro dal nucleo degli artificieri. Solo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha fatto sì che una serata di festeggiamenti potesse precipitare nella paura e con il ferimento non solo del giovane ma anche di qualche ignaro passante. Stando alle prime indagini condotte dagli investigatori, a spingere il giovane che già soffriva di disturbi psicologici a compiere un gesto così folle e disperato ci sarebbero state motivazioni di natura sentimentale, in particolare tale comportamento estremamente pericoloso sarebbe altresì riconducibile alla fine della relazione con l’ex fidanzata.
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