Castel dell’Ovo resterà chiuso al pubblico da gennaio 2023 fino a giugno 2025 per lavori di ristrutturazione. Un intervento da circa 8 milioni di euro per rimettere a nuovo l’antica fortezza romana. I lavori hanno come obiettivo quello della valorizzazione del complesso sia sotto l’aspetto storico-artistico-architettonico sia sotto quello turistico e ricettivo. Il progetto di restauro rientra in un disegno più grande di riqualificazione di tutto il Lungomare, con via Partenope rifatta con i marciapiedi larghi e una nuova piazzetta a Santa Lucia che condurrà all’ascensore del Monte Echia.

Saranno restaurate anche le mura del viale e della scalinata di ingresso al castello, la rampa Normanna e il camminamento che collega il loggiato ovest, la sala Francesco Compagna e la sala delle Colonne ai livelli superiori. Saranno poi adeguate le sale per convegni ed esposizioni (sala Italia, sala delle Carceri, sale per le esposizioni temporanee, sala Compagna, sale espositive sulla terrazza dei cannoni). Rimesse a nuovo le terrazze, come quella dei cannoni. Risolti alcuni problemi di sicurezza connessi alle aperture non protette dei cannoni verso l’esterno e all’altezza dei parapetti in tufo. Il sito sarà gestito in collaborazione con i privati e si prevede anche la possibilità di introdurre un biglietto d’ingresso.
Il monumento dalla rilevanza, storica e architettonica è uno dei luoghi identificativi di Napoli la cui storia è ben conosciuta. Struttura, tante volte “ferita”. Da terremoti, saccheggi, bombardamenti e perfino da parziali demolizioni. Struttura che narra tante storie e che prima di diventare un luogo della cultura è stata adibita nel tempo a funzioni differenti: da residenza reale a prigione, da avamposto militare ad abitazione di alcune famiglie di militari.
“Castel dell’Ovo con il Borgo Marinari è un luogo spettacolare, uno dei più belli d’Italia, che va insieme valorizzato e difeso perché bisogna evitare che i grandi flussi turistici tolgano l’autenticità del luogo”, aveva detto l’11 maggio 2022 l’allora ministro della Cultura, Dario Franceschini . Il castello diventerà un museo e un palazzo dei congressi, c saranno tornelli , biglietteria e la gestione vede la partecipazione di privati
