Nel mezzo dell’emergenza causata dal Coronavirus in Italia, con tanti eventi socio-culturali e di spettacolo annullati all’ultimo momento, dopo il decreto legge del Governo per il contenimento del contagio da Covid-19, c’è un festival del cinema e dei nuovi media digitali, il Tam Tam Digifest, che si ribella ai confini fisici imposti dalla paura (e dalle disposizioni governative) e prosegue le sue attività puntando su strade alternative per raggiungere comunque il suo pubblico di riferimento, utilizzando esattamente quello che è il suo filo conduttore tematico: la tecnologia.
Giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione, la manifestazione avrebbe dovuto celebrare domenica 8 marzo la Festa della donna con la proiezione, alle 18 al Pat – Palazzo delle Arti e Teatro di Caserta, di un classico “al femminile” del cinema muto, Pelle di tigre (The tiger’s coat), diretto nel 1920 da Roy Clements, ma soprattutto interpretato dalla grande fotografa e attivista italiana Tina Modotti, qui impegnata come attrice in quello che è il suo unico film hollywoodiano sopravvissuto alla tirannia del tempo. Ebbene, Giulio Gargia, il direttore artistico di un festival che non per caso è dedicato alle innovazioni digitali nel racconto audiovisivo, ha deciso di bypassare il divieto governativo di stare troppo vicini che sta facendo chiudere uno dopo l’altro cinema e teatri, per rivolgersi alle nuove tecnologie. Così, sempre domenica al previsto orario delle 18, gli spettatori del Tam Tam Digifest (realizzato dalla cooperativa Tam Tam in collaborazione con le associazioni Gea e Articolo 21 e il contributo dell’Assessorato al Turismo e Spettacolo della Regione Campania) potranno occupare la loro poltrona virtuale e gustarsi comunque il film, guardandolo in streaming online, in diretta su Facebook al link https://www.facebook.com/tamtamdigifest/ .
In tal modo, il programma del festival andrà avanti senza intoppi e continuerà a celebrare il tema di questa edizione, Donne di frontiera – Rivoluzioni al femminile, che ha proprio nel film con Tina Modotti uno tra i suoi appuntamenti più attesi.
Considerata una tra le più grandi fotografe della prima metà del Ventesimo secolo, la Modotti è una figura notevole e controversa anche dal punto di vista politico per la sua intensa militanza comunista. Le sue opere sono conservate nei più importanti istituti culturali e musei del mondo, come l’International Museum of Photography and Film alla George Eastman House di Rochester a New York, o la Library of Congress, la biblioteca nazionale degli Stati Uniti a Washington, il più antico museo del mondo dedicato alla fotografia.
Pelle di tigre è un film muto di genere drammatico, diretto da Roy Clements (nulla più che un buon artigiano della macchina da presa) e distribuito nelle sale cinematografiche nel novembre 1920. La pellicola narra la storia di un facoltoso uomo d’affari e la sua scoperta della nazionalità messicana della fidanzata, che lui aveva sempre pensato fosse scozzese. In seguito a questa rivelazione, il fidanzamento va in frantumi e la ragazza scappa dalla città. Tempo dopo, al ritorno di lei, l’uomo riconosce i suoi errori e si rende conto che la ragazza, in realtà, è la donna della sua vita. Al di là degli esiti artistici, il film è un documento storico di notevole importanza proprio perché è l’unica testimonianza visiva ancora oggi disponibile del periodo hollywoodiano di Tina Modotti.
Per info e prenotazioni è possibile rivolgersi al numero 0815583263, al sito ufficiale del Tam Tam Digifest www.tamtamdigifest.it o all’indirizzo e-mail [email protected] .
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